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Blog

Odontoiatria minimamente invasiva e flusso digitale: applicazione clinica della Flow Injection Technique

Caso clinico realizzato da Dr.ssa Claudia Mazzitelli e Dr. Edoardo Mancuso

Introduzione

La crescente attenzione verso l’estetica dentale si accompagna oggi a un costante perfezionamento dei materiali e delle tecniche restaurative. I pazienti, siano essi giovani o adulti, richiedono soluzioni predicibili, rapide ed economicamente accessibili, senza rinunciare a un elevato standard estetico e funzionale.
In un’era caratterizzata da un approccio conservativo e minimamente invasivo, i restauri diretti assumono un ruolo centrale, mentre gli indiretti in composito o ceramica possono essere posticipati o riservati a casi più complessi. Tra le tecniche dirette, la stratificazione del composito rimane una metodica valida ma fortemente dipendente dall’abilità manuale dell’operatore, che deve gestire un’ampia gamma di masse e tonalità, con un controllo preciso della forma e della morfologia dentale.
L’evoluzione delle resine composite fluide ha aperto nuove prospettive. Se in passato queste venivano limitate da inferiori proprietà meccaniche rispetto alle versioni a pasta, a partire dagli anni ’90 lo sviluppo dei materiali ha condotto a prodotti di nuova generazione, capaci di garantire caratteristiche ottiche, resistenza e maneggevolezza comparabili – se non superiori – alle controparti più viscose. Ciò ha reso possibile un utilizzo esteso delle resine fluide anche in ambiti in precedenza impensabili, come la ricostruzione estetica degli elementi anteriori.
In questo contesto si inserisce la Flow Injection Technique (FIT), introdotta da Terry, che sfrutta resine fluide iniettate all’interno di una mascherina trasparente per ripristinare morfologia e proporzioni dentali. Tale approccio, oltre a ridurre la variabilità legata alla manualità individuale, consente di ottenere risultati estetici di alto livello con un workflow relativamente controllabile.
L’affidabilità raggiunta dai materiali compositi fluidi si accompagna oggi allo sviluppo parallelo delle mascherine di trasferimento. Accanto ai modelli tradizionali ottenuti con wax-up e silicone, la stampa 3D consente la realizzazione di mascherine personalizzate, precise e facilmente riproducibili, completando così un flusso operativo interamente digitale. Questo passaggio rappresenta un punto di svolta, poiché riduce tempi e passaggi intermedi, aumenta l’accuratezza e risponde alle crescenti esigenze di immediatezza estetica dei pazienti.
Il caso clinico qui presentato illustra in modo esemplare l’applicazione della FIT in un paziente che lamentava un inestetismo del sorriso, dimostrando non solo l’efficacia tecnica ma anche l’impatto positivo sulla percezione estetica e sulla qualità di vita.

Caso clinico

Un paziente di sesso maschile di 24 anni si è presentato presso il nostro studio riferendo disagio estetico legato al sorriso, con ripercussioni sulla spontaneità e sulla vita sociale. Dopo anamnesi medica e odontoiatrica, è stato effettuato un colloquio per comprendere le aspettative estetico-funzionali e le possibilità economiche.
L’esame obiettivo, accompagnato da fotografie, video in posizione statica e dinamica, analisi parodontale e radiografie, ha evidenziato restauri incongrui di IV classe sugli elementi 11 e 21, con asimmetria del sestante anterosuperiore (Fig. 1). È stata quindi proposta una riabilitazione estetica mediante Flow Injection Technique estesa da 1.3 a 2.3.


                                      Fig. 1

 

Pianificazione

Tramite la scansione intraorale (Trios 5, 3shape) è stata realizzata una ceratura digitale sulle basi della quale è stato progettato digitalmente una mascherina digitale per l’iniezione del materiale (Fig. 2). La mascherina è stata quindi stampata in resina trasparente (IBT Flex Resin, Formlabs) (Fig. 3). Una volta terminato la post-polimerizzazione, sono stati realizzati dei fori calibrati per il puntale della siringa utilizzata per l’iniezione della resina composita fluida (Fig. 4).

 


Fig. 2

Fig. 3

Fig. 4


Procedura operativa

Dopo ottenimento del consenso informato, i vecchi restauri su 11 e 21 sono stati rimossi con frese diamantate sotto irrigazione. I margini sono stati rifiniti e bisellati (Fig. 5). La mascherina è stata posizionata sull’arcata superiore e valutata per stabilità e ritenzione. Irestauri sono stati eseguiti in maniera alternata e per isolare gli elementi adiacenti, è stato applicato uno strato di Teflon (0,076 mm). Le superfici dei denti da restaurare sono state sabbiate con ossido di allumina (50µm), mordenzate con acido ortofosforico al 37% per 15 s, risciacquate e asciugate (Fig. 6).


Fig. 5

Fig. 6

 

È stato quindi applicato un adesivo universale (CLEARFIL™ Universal Bond Quick 2, Kuraray Noritake) (Fig. 7) e polimerizzato con lampada LED (SmartLite® Pro, Dentsply Sirona), 10 s per dente) (Fig. 8).
Attraverso i fori, è stata iniettata una resina fluida (CLEARFIL MAJESTY™ ES Flow Low, colore W, Kuraray Noritake) fino a riempire la mascherina dei primi denti preparati (Fig. 9). Dopo polimerizzazione per 40s per ciascun dente, la mascherina è stata rimossa e una seconda polimerizzazione è stata eseguita una volta rimossa la mascherina. Gli eccessi di resina sono poi stati eliminati con uno scaler. 

Fig. 8 Fig. 9



La medesima procedura è poi stata ripetuta sugli altri elementi interessati, isolando quelli già restaurati tramite l’utilizzo del nastro di Teflon (Figg. 10-15). 

Fig. 10 Fig. 11 Fig. 12

 

 

 

Fig. 13 Fig. 14 Fig. 15


Una volta rimossa la mascherina sono stati eliminati gli eccessi, è stata inserita una diga di gomma tagliata in centro al fine di migliorare il comfort del paziente e la visibilità e i restauri sono stati rifiniti con frese diamantate a grana fine. Infine è stata effettuata una lucidatura progressiva con dischi in silicone (TWIST™ DIA for Composite, Kuraray Noritake) (Figg. 16-17 ). 

Fig. 16 Fig. 17


Risultati clinici

Una volta ultimati i restauri (Figg.18-19) e controllati i contatti occlusali e dinamici, il paziente ha espresso soddisfazione immediata, confermata al controllo a distanza di una settimana (Fig. 20). La riabilitazione ha richiesto complessivamente due ore, inclusa la documentazione fotografica, rappresentando un trattamento rapido, minimamente invasivo ed economicamente vantaggioso rispetto a restauri indiretti. 


Fig. 18

Fig. 19

Fig. 20


Il controllo a sei mesi (Figg. 21-22) non solo ha confermato la sopravvivenza dei restauri, ma evidenzia anche un’ottima salute gengivale, a dimostrazione della correttezza del profilo di emergenza e dell’elevata lucidabilità dei margini cervicali ottenuti con questa tecnica restaurativa.

Fig. 21

Fig. 22

Discussione

La Flow Injection Technique rappresenta oggi una valida alternativa nell’ambito della restaurativa diretta, poiché unisce semplicità operativa a risultati estetici predicibili. Il principale vantaggio risiede nella riduzione della variabilità legata alla manualità dell’operatore, grazie al ruolo guida della mascherina che consente di trasferire in modo fedele il progetto digitale o il wax-up iniziale. L’esito estetico risulta quindi altamente controllabile, mentre l’approccio clinico rispetta i principi dell’ odontoiatria minimamente invasiva. A ciò si aggiunge l’efficienza del metodo, che permette tempi operativi contenuti e costi ridotti rispetto ad una riabilitazione con restauri indiretti, pur mantenendo aperta la possibilità di un successivo passaggio a soluzioni protesiche più complesse.
Elemento chiave di questo approccio è l’evoluzione dei compositi fluidi, la cui nuova generazione ha superato i limiti storici di fragilità e usura, offrendo caratteristiche meccaniche e ottiche comparabili, se non superiori, alle resine a pasta. Tale progresso ha reso possibile impiegare i materiali fluidi non solo come supporto complementare, ma come reale protagonista di una tecnica restaurativa che punta a semplificare il lavoro clinico e a migliorare la prevedibilità dei risultati.
Parallelamente, lo sviluppo della stampa 3D applicata alla produzione delle mascherine trasparenti ha introdotto un ulteriore salto qualitativo. Il workflow digitale consente infatti di ridurre i tempi di fabbricazione, di standardizzare le procedure, di ottenere una riproducibilità elevata e di progettare in maniera personalizzata a partire da scansioni intraorali. L’accuratezza del trasferimento clinico risulta così significativamente aumentata, con un impatto positivo sulla qualità e sulla stabilità del restauro finale.
La sinergia tra resine fluide performanti e mascherine digitali stampate in 3D offre dunque al clinico la possibilità di proporre al paziente soluzioni estetiche rapide, accessibili e al tempo stesso aderenti ai principi della odontoiatria conservativa moderna.

Conclusioni

La Flow Injection Technique, supportata dai compositi fluidi di ultima generazione e dalle potenzialità della stampa 3D, rappresenta una strategia restaurativa moderna ed efficace. Il caso clinico presentato evidenzia come sia possibile offrire al paziente un trattamento estetico soddisfacente, rapido e conservativo, mantenendo aperta la possibilità di un futuro passaggio a restauri indiretti qualora necessario.
Questa tecnica, unendo materiali innovativi e tecnologie digitali, segna un passo avanti verso un’odontoiatria estetica sempre più predicibile, accessibile e centrata sulle esigenze del paziente.

 

Bibliografia

Terry DA, Powers JM. A predictable resin composite injection technique, Part I. Dent Today. 2014 Apr;33(4):96, 98-101.

Checchi V, Generali L, Corciolani L, Breschi L, Mazzitelli C, Maravic T. Wear and roughness analysis of two highly filled flowable composites. Odontology. 2025 Apr;113(2):724-733. doi: 10.1007/s10266-024-01013-0.

Liaropoulou YM, Jiménez AK, Chierico F, Blatz MB. The Multilayer Flowable Injection Technique for Highly Esthetic Restorations. J Esthet Restor Dent. 2025 Jun 27. doi: 10.1111/jerd.13500.

Watanabe K, Tanaka E, Kamoi K, Tichy A, Shiba T, Yonerakura K, Nakajima M, Han R, Hosaka K. A dual composite resin injection molding technique with 3D-printed flexible indices for biomimetic replacement of a missing mandibular lateral incisor. J Prosthodont Res. 2024 Oct 16;68(4):667-671. doi: 10.2186/jpr.JPR_D_23_00239.

Shui Y, Wu J, Luo T, Sun M, Yu H. Three dimensionally printed template with an interproximal isolation design guide consecutive closure of multiple diastema with injectable resin composite. J Esthet Restor Dent. 2024 Oct;36(10):1381-1387. doi: 10.1111/jerd.13268.

Hulac S, Kois JC. Managing the transition to a complex full mouth rehabilitation utilizing injectable composite. J Esthet Restor Dent. 2023 Jul;35(5):796-802. doi: 10.1111/jerd.13065.

Lawson NC, Greene Z, Machado N, Tadros D, Robles A, Rocha M. Resin Composite Depth of Cure Through Transparent Matrix Materials Used for Injection Molding. Oper Dent. 2025 Mar 1;50(2):185-193. doi: 10.2341/24-100-L.

 

Autori

Dr.ssa Claudia Mazzitelli

Responsabile scientifico laboratorio in Biomateriali Dentari,

Tutor clinico presso il Master Int. in Odontoiatria Conservativa e Protesi Estetica, Resp. attività didattiche del Corso di Laurea in Igiene Dentale presso l'Università di Bologna.

Relatrice a numerosi congressi nazionali e internazionali e autrice di pubblicazioni scientifiche su riviste indicizzate ad alto impatto.

Dr. Edoardo Mancuso

Esperto in odontoiatria conservativa e protesica ad approccio minimamente invasivo.

Collabora con gruppi di ricerca internazionali su tecniche adesive e preparazioni minimamente invasive.
Esercita come libero professionista a Bologna.

Relatore e autore di lavori scientifici presentati a congressi nazionali e internazionali, pubblica articoli su riviste scientifiche di rilievo.

Il sistema PANAVIA: Restauri metal free e nuove tecniche di cementazione adesiva

LECTURE "DINNER & LEARN UNIVERSAL EXCELLENCE"


Relatore: Dr. Luca Alibrandi

 

L’odontoiatria protesica sta vivendo una vera e propria rivoluzione: l’abbandono delle strutture metalliche a favore di soluzioni metal-free, come disilicato di litio e zirconia traslucente, ha reso i restauri non solo più estetici, ma anche più biocompatibili e affidabili nel tempo. 

Parallelamente, i protocolli di cementazione adesiva hanno raggiunto livelli di grande efficacia grazie a:

  • primer specifici come MDP e silani funzionali,
  • cementi resinosi di ultima generazione,
  • tecniche di preparazione superficiale mirate per una perfetta adesione.

 

Cosa approfondirai durante la lecture 

Durante l’intervento verranno trattati: 

  • Evoluzione dei materiali protesici: dai metalli alle moderne ceramiche ad alte prestazioni.
  • Protocolli adesivi aggiornati: come scegliere e utilizzare primer e cementi resinosi.
  • Preparazione delle superfici: step fondamentali per garantire predicibilità clinica a lungo termine.
  • Integrazione nei flussi digitali CAD/CAM: come rendere il workflow più efficiente e moderno.

 

Perchè partecipare

  • Acquisirai strategie operative chiare e applicabili subito nella pratica quotidiana.
  • Comprenderai meglio le interazioni tra materiali e agenti adesivi, per risultati clinici più sicuri.
  • Aggiornerai le tue conoscenze sulle soluzioni protesiche metal-free, sempre più richieste dai pazienti.
  • Scoprirai come integrare al meglio questi approcci nei flussi digitali per ottimizzare tempi e precisione.


Per iscriversi

Compila il form qui sotto e scegli la data della lecture a cui vuoi partecipare.

La partecipazione è gratuita. 


Calendario date

  • Venerdì 26 settembre 2025 - ORA: 19.00-21.00 - CITTÀ: Roma
  • Venerdì 10 ottobre 2025 - ORA: 19.00-21.00 - CITTÀ: Fiumicino (RM)                   
  • Venerdì 24 ottobre 2025 - ORA: 19.00-21.00 - CITTÀ: Roma

Il relatore

 

Dr. Luca Alibrandi

Laureato in odontoiatria e protesi dentale presso l’Universidad Europea De Madrid nel 2014, dal 2015 al 2017 si specializza in “Parodontologia ed Impiantologia” con un master biennale full time presso la stessa università con la tesi “Valutazione dei diversi
trattamenti periimplantari” frequentando attivamente lo studio del Professor Ricardo Fernandez.
Socio Sipro, Aiop, Sidp, Sepa, Sepes e ITI dal 2014 integra la sua preparazione frequentando lo studio del Dott. Agostino Scipioni e collaborando presso lo studio privato del Professor Dario De Leonardis.
Partecipa al corso annuale Aiop di protesi nel 2018/19.
Lavora presso lo studio Odontoiatrico Alibrandi come specialista in parodontologia, impiantologia e protesi.
Dal 2023 collabora come relatore per l’azienda di scanner intraorali 3shape realizzando vari materiali didattici e serate formative in ambito protesico.

Il sistema CLEARFIL: Flow Injection technique con workflow digitale

LECTURE "DINNER & LEARN UNIVERSAL EXCELLENCE"


Relatore: Dr. Giuseppe Iacona

 

I principi della conservativa moderna si evolvono grazie all’integrazione con le metodiche del flusso digitale. Un approccio che permette di unire estetica e funzione attraverso un inquadramento diagnostico accurato, fino a ottenere risultati altamente predicibili.
Dal mock-up digitale alla pre-visualizzazione intraorale, la Digital Flow Injection Technique rappresenta una nuova veste della conservativa, capace di portare la pratica clinica verso standard di eccellenza.

Cosa approfondirai durante la lecture

  • Diagnosi accurata e pianificazione digitale come basi del trattamento.
  • Mock-up digitale e previsualizzazione: strumenti concreti per coinvolgere il paziente e migliorare la precisione operativa.
  • Nuovi protocolli in conservativa: indicazioni cliniche e step operativi per ottenere restauri predicibili.
  • Digital Flow Injection Technique: applicazione pratica dei principi conservativi attraverso il workflow digitale.

  • Perchè partecipare

  • Scoprirai come fondere principi tradizionali e innovazione digitale in un unico approccio clinico.
  • Potrai aggiornarti su protocolli concreti per una restaurativa estetica e funzionale.
  • Avrai una visione chiara di come il digitale migliori la predicibilità e l’efficienza clinica.
  • Porterai nella tua pratica strumenti e strategie per una conservativa orientata all’eccellenza.

  • Per iscriversi

    Compila il form qui sotto e scegli la data della lecture a cui vuoi partecipare.
    La partecipazione è gratuita. 


    Calendario date

    • Giovedì 16 ottobre 2025 - ORA: 17.00-21.00 - CITTÀ: Marsala              
    • Venerdì 17 ottobre 2025 - ORA: 17.00-21.00 - CITTÀ: Catania
    • Mercoledì 12 novembre 2025 - ORA: 17.00-21.00 - CITTÀ: Pozzuoli       
    • Giovedì 13 novembre 2025 - ORA: 17.00-21.00 - CITTÀ: Napoli                
    • Venerdì 14 novembre 2025 - ORA: 17.00-21.00 - CITTÀ: Salerno

    Il relatore

     

     

    Dr. Giuseppe Iacona

    Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria con il massimo dei voti e lode presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Parma da cui riceve una menzione d’onore conseguita per meriti accademici.
    Fin dall’inizio della sua attività si interessa all’ Odontoiatria estetica e conservativa frequentando numerosi corsi di perfezionamento in Italia e all’estero.
    Professore ordinario nelle discipline di Igiene, Anatomia, Fisiopatologia e Microbiologia presso l’indirizzo Biotecnologico-Sanitario dell’I.I.S “E. FERMI” Licata (AG).
    Autore di articoli scientifici su riviste internazionali inerenti l’odontoiatria conservativa. Autore della tecnica EGR (Esthetic Guided Restoration), autore del testo “Manuale di Odontoiatria Conservativa: l’evoluzione del restauro esteticamente guidato”.

    Zirconia: la chiave per stabilità e funzione a lungo termine

    RELATORE: ODT. STEFANO LOGRANO


    WEBINAR


    Lunedì 29 settembre 2025 - ore 13.00-14.00


    La zirconia dentale è oggi uno dei materiali più apprezzati in odontoiatria protesica: estetica, resistente e versatile. Se utilizzata correttamente, diventa la scelta ideale per realizzare riabilitazioni protesiche stabili, durevoli e altamente funzionali.

    Grazie alla progettazione digitale e ai moderni sistemi CAD odontotecnici, è possibile ottimizzare al massimo le potenzialità della zirconia, ottenendo soluzioni che combinano bellezza estetica e affidabilità clinica.

    In questo webinar sulla zirconia, scoprirai come l’integrazione tra pianificazione digitale e materiali innovativi può migliorare la qualità del lavoro protesico, rendendo ogni riabilitazione più personalizzata e predicibile.


    Programma del webinar

    Analisi personalizzata del progetto protesico: perché lo studio individuale è fondamentale.

    • Ottimizzazione dei sistemi CAD: utilizzo avanzato di software e device per garantire precisione e funzionalità.
    • Casi clinici reali: esempi pratici per applicare subito le conoscenze apprese.


    Perché partecipare

    Questo webinar è pensato per odontotecnici e professionisti del settore che desiderano:

    • migliorare le proprie competenze sull’uso della zirconia dentale;
    • approfondire i vantaggi della progettazione digitale nella protesi;
    • integrare i sistemi CAD nella pratica quotidiana con risultati concreti.

    Un’occasione per scoprire come la zirconia, unita al digitale, possa trasformarsi nella soluzione ideale per riabilitazioni estetiche e funzionali di lunga durata.

     

    Per iscriversi

    Dopo aver compilato il form, riceverai, al tuo indirizzo email, il link da Zoom per partecipare al webinar (se non ricevi l'email, controlla nella cartella SPAM-Posta indesiderata).

    La partecipazione è gratuita. 

    Il relatore

     

    Odt. Stefano Lograno

    Nato a Bari nel 1972 si diploma in odontotecnica nel 1990 presso l’istituto Santarella a Bari.
    Cofondatore con il fratello Beppe dal 1996 del centro odontotecnico Odonto Service con sede ad Altamura ove risiede.
    Socio Aiop dal 1998.
    Si specializza in estetica dentale in ceramica sia integrale che su zirconia.
    Dopo il master in estetica nelle grandi riabilitazioni del Dott. Fradeani e Barducci, ha partecipato a numerosi corsi master tenuti dai più noti relatori nazionali e internazionali tra cui G: Ubassy, M. Magne, A. Schonenberger, S. Hein, J. Endo , S. Picha, N. Yuasa e molti altri.
    Coautore con Ginetom Rodrigues di diverse pubblicazioni su tecnica di stratificazione dento-gengivale.
    Da circa dieci anni si occupa in prevalenza di protesi gnatologia-funzionale frequentando numerosi corsi di varie filosofie in Italia e all’estero specializzandosi nella metodica del Prof. R. Slavicek. 
    Nel 2015 frequenta il master di gnatologia tenutosi a Roma del Prof. G. Slavicek.
    Dal 2016 collabora organizzando nel proprio centro corsi i master di gnatologia e ortodonzia con il Dott. Nazzareno Bassetti secondo il metodo Vie.SID.
    Consegue nel 2021 il Master in Gnatologia Curriculum Dental Technician.

    Faccette laminate complete e parziali: un'opzione di trattamento estetico

    Caso clinico realizzato dall'Odt. Dumitru Leahu

     

    I trattamenti restaurativi motivati da ragioni estetiche stanno guadagnando sempre più popolarità. Denti bianchi secondo il modello americano, proporzioni ideali e una superficie dalla texture naturale sono ciò che molti pazienti richiedono quando si recano presso uno studio dentistico. In questi casi, la sfida particolare consiste nel selezionare un trattamento che consenta al team restaurativo di soddisfare le aspettative del paziente senza danneggiare la struttura dentale altrimenti sana.

    Questo è esattamente ciò che abbiamo cercato di realizzare nel caso qui presentato di un giovane insoddisfatto dell'aspetto dei suoi denti anteriori superiori. Le faccette esistenti sugli incisivi centrali e laterali superiori non avevano il colore e la forma desiderati. Pertanto, il paziente ha espresso il desiderio di sostituire i restauri e fare tutto il necessario per ottenere un sorriso luminoso, naturale e giovanile.

     

    Fig. 1. Situazione clinica iniziale: paziente sorridente.

     

    Fig. 2. Aspetto degli incisivi superiori con restauri che non soddisfano le esigenze estetiche del paziente.

     

    OPZIONI TERAPEUTICHE E PIANO DI TRATTAMENTO

    Per migliorare l'estetica del sorriso del giovane paziente, la sostituzione delle faccette esistenti sembrava la soluzione più appropriata. Per garantire una perfetta armonia dentale e facciale, abbiamo deciso di realizzare faccette laminate utilizzando la tecnica del cono refrattario per tutti e sei i denti anteriori superiori. Tuttavia, le faccette complete sono state previste solo per i denti che erano già stati preparati per i restauri esistenti. Nella regione canina, abbiamo optato per un approccio ancora più conservativo: dovevano essere realizzate due faccette parziali in feldspato senza preparazione con margini infiniti.

     

    PROCEDURA CLINICA

    A tal fine, sono stati rimossi i vecchi restauri e i denti precedentemente preparati sono stati rifiniti con strumenti rotanti per ottenere preparazioni ideali per le faccette, con superfici lisce e linee di finitura ben definite. I margini sono stati posizionati in sede sopragengivale anziché subgengivale per aumentare la semplicità, l'accuratezza e la prevedibilità delle procedure cliniche quali la presa dell'impronta e la cementazione adesiva. Anche l'adattamento marginale e la stabilità a lungo termine dei restauri possono essere migliorati grazie a questa misura, che è inoltre meno invasiva e quindi più salutare per il paziente. La superficie dei canini è stata semplicemente irruvidita. Per avere un quadro chiaro delle aspettative estetiche del paziente, il dentista ha preso un'impronta, che è stata inviata al laboratorio odontotecnico. Qui abbiamo sviluppato un wax-up, che è stato trasferito nella bocca del paziente sotto forma di mock-up. Questo mock-up è servito come restauro provvisorio e ci ha permesso di valutare la forma, la struttura superficiale e la tonalità dei restauri pianificati in situ. In consultazione con il paziente, il mock-up è stato leggermente modificato, mentre le informazioni sulla forma, la struttura e la tonalità approvate sono state trasferite al laboratorio tramite immagini e un'impronta preliminare.

     

    Fig. 3. Restauro provvisorio nella bocca del paziente.

     

    Fig. 4. Situazione dopo la preparazione del dente con margini di preparazione sovragengivali.

     

    PROCEDURA TECNICA

    Sulla base dell'impronta di precisione, è stato realizzato un modello master. Questo modello è servito come base per la produzione di monconi rimovibili e di un modello alveolare ad alta precisione. Infine, i monconi sono stati duplicati utilizzando il materiale refrattario NORI-VEST (Kuraray Noritake Dental Inc.) necessario per la produzione delle faccette con la tecnica desiderata. Su tali monconi, i margini di preparazione sono stati contrassegnati con una matita, mentre la superficie che sarebbe entrata in contatto con la ceramica è stata trattata con un agente separatore in gesso per facilitare la rimozione delle faccette dal modello.

     

    Fig. 5. Calchi inseriti nell'impronta.

     

    Fig. 6. Gesso Super Rock EX tipo IV per la produzione del modello alveolare.

     

    Fig. 7. Modello alveolare ad alta precisione con sei calchi rimovibili separati.

     

    Fig. 8. Modello con calchi refrattari duplicati, margini di preparazione irregolari contrassegnati e liquido separatore sulle superfici.

     

    Quindi è stato applicato il primo strato di ceramica feldspatica sintetica (CERABIEN™ ZR Opacious Body White, Kuraray Noritake Dental Inc.). Dopo la cottura iniziale, è stato utilizzato un secondo strato di Opacious Body, che permette di far trasparire il colore originale del dente, per costruire la struttura di integrazione. Dopo la seconda cottura e la valutazione dello spazio disponibile con l'ausilio di una mascherina in silicone, abbiamo ricostruito le aree cervicale, corporea e incisale con le rispettive ceramiche (A1B, CCV-1 e Enamel 1), prima di applicare uno strato finale di Luster (LTX ed ELT3). Dopo la cottura finale sono state effettuate correzioni morfologiche e i dettagli anatomici essenziali della superficie, compresi gli angoli delle linee, la porzione cervicale e le scanalature incisali, sono stati contrassegnati con matite colorate. Ciò è servito allo scopo di integrare la texture superficiale naturale desiderata nelle faccette laminate con strumenti rotanti (gomme PA e PB, di SHOFU). Quando si tratta di controllare i dettagli finali della superficie, l'applicazione della polvere dorata (Eyes Texture di MPF) offre un valido supporto per vedere le imperfezioni della superficie e correggerle. Rivela chiaramente tutte le crepe superficiali, le piccole scanalature e altri effetti caratteristici. La lucidatura finale è stata eseguita con MPF all bright Diamond Paste, seguita da un programma di cottura auto-smaltante con CERABIEN™ ZR FC Paste Stain per aggiungere alcuni effetti.

    Fig. 9. Secondo strato di CERABIEN™ ZR Opacious Body applicato per creare integrazione e mameloni.

     

    Fig. 10. Valutazione dello spazio disponibile utilizzando una mascherina in silicone.

     

    Fig. 11. Costruzione delle aree cervicali e della dentina.

     

    Fig. 12. Superficie delle faccette contrassegnata con matite colorate: vista vestibolare.

     

    Fig. 13. Superficie delle faccette contrassegnata con matite colorate: vista occlusale.

     

    Fig. 14. Valutazione dei dettagli della superficie creata utilizzando la texture MPF Eyes.

     

    Fig. 15. Vista palatale delle faccette con polvere texture.

     

    Nelle figure da 16 a 18 sono mostrati i restauri finali sul modello alveolare. Le faccette e le faccette parziali ripristinano le proporzioni ottimali dei denti anteriori mascellari. Sebbene la tonalità dei restauri sia piuttosto brillante, come desiderato dal paziente, la forma naturale e la texture superficiale contribuiranno in modo significativo a creare un'armonia naturale ed estetica. Osservandole separatamente, si nota lo spessore minimo delle faccette e delle faccette parziali (Fig. 19). I margini sono estremamente sottili, in modo che anche le faccette parziali consentano un'integrazione ottica uniforme senza alcuna linea di finitura visibile (margine infinito).

     

    Fig. 16. Faccette complete e parziali finite sul modello.

     

    Fig. 17. Vista dettagliata del primo quadrante.

     

    Fig. 18. Vista dettagliata del secondo quadrante.

     

    Fig. 19. Faccette estremamente sottili e faccette parziali.

     

    CEMENTAZIONE ADESIVA E RISULTATO FINALE

    Dopo aver verificato la corretta applicazione, le superfici adesive dei restauri sono state trattate con acido fluoridrico tamponato al 9% (Ultradent™ Porcelain Etch) per 90 secondi, secondo le istruzioni del produttore. Durante questa fase è estremamente importante osservare il protocollo raccomandato, poiché un'incisione eccessiva può indebolire la struttura ceramica. Successivamente, i denti sono stati puliti e le faccette sono state cementate adesivamente, iniziando dai due incisivi centrali e procedendo uno per uno. Il sistema di cementazione adesiva fotopolimerizzabile selezionato (Variolink Esthetic LC) include un primer universale per restauri, acido fosforico e un adesivo universale per la struttura dentale. Per i restauri con penetrazione della luce limitata, potrebbe essere utile l'uso di cemento resinoso a doppia polimerizzazione. Il risultato del trattamento è mostrato nelle figure da 20 a 24.

     

    Fig. 20. Foto ritratto del paziente dopo il trattamento.

     

    Fig. 21. Primo piano del sorriso del paziente.

     

    Fig. 22. Vista laterale del nuovo sorriso da destra.

     

    Fig. 23. Vista laterale del nuovo sorriso da sinistra.

     

    Fig. 24. Integrazione ottica complessiva delle faccette nella regione anteriore della mascella.

     

    Fig. 25. Primo piano del risultato finale del trattamento che conferma una transizione graduale dai restauri alla struttura dentale e un'estetica armoniosa rosa e bianca.

     

    CONCLUSION

    L'approccio terapeutico conservativo descritto può risultare impegnativo, poiché le faccette complete e parziali prodotte sono estremamente sottili. Soprattutto durante la prova e l'incollaggio adesivo, è necessario prestare attenzione a non romperle.

    Allo stesso tempo, tuttavia, le faccette complete e parziali sono un'ottima opzione soprattutto per i pazienti giovani che richiedono un trattamento odontoiatrico estetico. Consentono una preparazione dei denti minimamente invasiva o non invasiva, mentre è possibile giocare con le proporzioni e la tonalità dei denti. Anche il colore della dentina sottostante può essere ben rivelato per un aspetto più vivido, e si può ottenere una transizione graduale dalla struttura dentale naturale al restauro, anche se la linea di finitura non è in alcun modo nascosta dalle gengive. Nel caso in esame, il team di restauratori è riuscito a ripristinare il sorriso del giovane paziente in modo brillante e naturale, donandogli esattamente il sorriso che desiderava.

     

    Odontotecnico:

    DUMITRU LEAHU

    Dumitru Leahu è il responsabile del laboratorio dell'Opal Atelier di Parigi, in Francia. Laureato all'Università Apollonia (Romania) in Tecnica Odontotecnica (2021), Dumitru è specializzato in restauri dentali in ceramica e faccette su refrattario, seguendo il concetto biomimetico e lavorando con una varietà di materiali dentali di alta qualità.

    Impegnato nello sviluppo continuo delle competenze e nella ricerca, esplora tutto il potenziale dei moderni prodotti odontoiatrici per creare restauri che imitano fedelmente la natura. Appassionato di condivisione delle conoscenze, Dumitru tiene attivamente corsi internazionali, promuovendo lo scambio professionale e contribuendo alla comunità odontoiatrica globale.

    Con un forte impegno nel promuovere il progresso in questo campo, Dumitru Leahu è autore di due articoli per la rivista Quintessence France Magazine sui restauri estetici in ceramica, nonché di un articolo per la rivista DTG Magazine. Grato per il sostegno dei colleghi e dei mentori, continua a concentrarsi sulla creazione di un'eredità duratura nell'estetica dentale.

     

     

    Micro-stratificazione su disilicato di litio

    Caso clinico realizzato da Odt. Francesco Ferretti

     

    È possibile realizzare faccette in ceramica dall'aspetto naturale utilizzando disilicato di litio e un sistema ceramico con un numero ridotto di internal stain e ceramiche progettate per la micro-stratificazione? Questo è ciò che volevamo scoprire quando abbiamo deciso di testare la nuova linea CERABIEN™ MiLai. Essendo fedeli utilizzatori della famiglia CERABIEN ZR per la stratificazione della ceramica su zirconia, speravamo che il nuovo prodotto offrisse proprietà ottiche e di lavorabilità simili.

    La linea CERABIEN™ MiLai è composta da 15 internal stain e 16 ceramiche che, come CERABIEN ZR, si basano sulla tecnologia della ceramica feldspatica sintetica di Kuraray Noritake Dental Inc. Con una temperatura di cottura relativamente bassa di 740 °C (o 1.364 °F), il sistema può essere utilizzato sia su zirconia sia su restauri in ceramica silicatica, a condizione che il valore CTE dei materiali sia compreso tra 10,2 e 10,5 × 10-6/K (50 °C – 500 °C). Questo vale per il disilicato di litio. Lo spessore dello strato di ceramica è solitamente inferiore a 0,5 mm, il che ci consente di sfruttare il potenziale estetico della ceramica sottostante, creando al contempo alcuni effetti individuali per la struttura sottostante e lo smalto. Di seguito è riportato un caso clinico predestinato all'uso del nuovo sistema.

     

    Fig. 1. Giovane paziente maschio con restauri in composito scoloriti sugli incisivi centrali superiori.

     

    Fig. 2. Il paziente era insoddisfatto dell'estetica del proprio sorriso, pertanto si è deciso di applicare faccette in ceramica più resistenti.

     

    Fig. 3. Aspetto degli incisivi centrali dopo una preparazione del dente minimamente invasiva.

     


    Fig. 4. Faccette in disilicato di litio personalizzate con CERABIEN™ MiLai posizionate sul modello.

     

    Fig. 5. Vista intraorale dei denti dopo la cementazione adesiva delle faccette.

     

    Fig. 6. Vista ravvicinata dei denti anteriori.

     

    Fig. 7. Perfetta integrazione ottica delle faccette: presentano alcuni effetti individuali e sono praticamente indistinguibili dalla struttura dentale naturale degli incisivi laterali adiacenti.

     

    Fig. 8. Fotografia in bianco e nero dei denti anteriori mascellari.

     

    Fig. 9. Estetica del sorriso.

     

    Fig. 10. Ottimo risultato del trattamento.

     

    SISTEMA COMPATTO

    La linea compatta di CERABIEN™ MiLai, con i suoi internal stain e le sue ceramiche ottimamente sviluppate, ci consente di imitare molto bene i denti naturali del paziente nella grande maggioranza dei casi. Le tonalità sono facilmente selezionabili e l’ottima consistenza delle ceramiche ne facilita l'applicazione in strati sottili. Grazie allo spessore ridotto dello strato di ceramica, è possibile giocare con le proprietà ottiche del disilicato di litio sottostante, creando un restauro finale dall'aspetto naturale con una procedura semplificata.

     

    Odontotecnico:

    FRANCESCO FERRETTI, MDT

    Nato a Roma il 15 marzo 1957, Francesco Ferretti ha conseguito il diploma di odontotecnico presso l'Istituto Edmondo de Amicis di Roma e ha iniziato a lavorare in proprio nel 1980. La sua carriera nel campo odontoiatrico è stata versatile e impressionante: ha lavorato con il Prof. Mario Martignoni, è stato socio dell'ORAL DESIGN Center di Roma (fondato da Willi Geller e Francesco Felli) e ha aperto il proprio studio, Estech Dental Studios.

    Ha tenuto il corso avanzato di protesi presso l'Università di Chieti dal 2002 al 2010 e il corso post-laurea in protesi presso l'Università di Napoli Federico II nel 2007.

    Da oltre 30 anni utilizza metodi senza metallo, è specializzato in protesi e impianti, ha pubblicato articoli e ricerche su riviste italiane, americane, russe e asiatiche ed è stato relatore in varie conferenze e corsi internazionali.

     

    CERABIEN MiLai: ideale anche per il disilicato di litio

    Caso clinico di Andreas Chatzimpatzakis

     

    CERABIEN MiLai alla prova su disilicato di litio

    Oggigiorno, il disilicato di litio e le varianti altamente traslucenti dell'ossido di zirconio sono tra i materiali ceramici più lavorati nel laboratorio odontotecnico. Le loro favorevoli proprietà ottiche ci permettono di optare per approcci di finitura semplificati, come la micro-stratificazione, nella grande maggioranza dei casi. Per gli odontotecnici, ciò significa una riduzione del carico di lavoro manuale senza compromettere la qualità dei risultati.

    Recentemente, Kuraray Noritake Dental Inc. ha lanciato una nuova serie di ceramiche e internal stain sviluppati specificamente per la micro-stratificazione, utilizzabile non solo con la zirconia, ma anche con il disilicato di litio. La linea CERABIEN™ MiLai è composta da 16 luster e 15 internal stain, che – come indicato dal produttore - sono facili da selezionare e gestire. Poichè l'approccio universale con un'unica ceramica per le ceramiche a base di silicato e per la zirconia ci consente di ottimizzare la gestione del magazzino e di standardizzare le procedure di micro-stratificazione, abbiamo deciso di testare il nuovo prodotto in laboratorio. Il seguente caso è una documentazione della prima prova di CERABIEN™ MiLai su disilicato di litio (Amber Press, HASS Bio).

     

     

    Fig. 1. Strutture coronali anatomicamente ridotte in disilicato di litio (Amber Press LT, colore A2).

     

    Fig. 2. Corone dopo l'applicazione di CERABIEN™ MiLai Value Liner 1, generalmente utilizzato per aumentare il valore dei restauri in disilicato di litio, seguita da una cottura wash.

     

    Fig. 3. Situazione dopo l’applicaizone di CERABIEN™ MiLai Internal Stain A+ nella zona cervicale per aumentare il croma, mentre Mamelon Orange 2 alternato a Incisal Blue 1 viene utilizzato per imitare le strutture dei mammelloni nella zona incisale.

     

    Fig. 4. Corone dopo la prima e la seconda cottura con CERABIEN™ MiLai LT1 applicato nella zona cervicale per aggiungere traslucenza e opalescenza allo smalto, E2 miscelato con ELT (rapporto: 60/40) per ottimizzare la zona del corpo e LTx per aumentare la traslucenza e l'opalescenza incisale.

     

    Fig. 5. Restauri finalizzati con CERABIEN™ ZR FC Paste Stain Clear Glaze ed external stain per aggiungere alcune linee incisali.

     

    Fig. 6. Vista laterale dei restauri.

     

    Fig. 7. Traslucenza naturale e struttura ottica interna rivelata in luce trasmessa.

     

    CONCLUSIONE

    Il risultato ottenuto al primo tentativo con la linea CERABIEN™ MiLai per la micro-stratificazione su disilicato di litio è molto soddisfacente. Ritengo che si possano ottenere ottimi risultati con questo sistema, che è davvero facile da selezionare e gestire. Il numero ridotto di colori è chiaramente utile soprattutto per i principianti, che saranno contenti della possibilità di creare restauri realistici con meno decisioni da prendere e meno sforzi rispetto ai line-up ceramici convenzionali. La possibilità di standardizzare e semplificare le procedure utilizzando un unico sistema di ceramica per tutte le procedure di micro-stratificazione migliorerà probabilmente il workflow di ogni odontotecnico.

     

    Odontotecnico:

    ANDREAS CHATZIMPATZAKIS

    Si è laureato presso l'Istituto di Tecnologia Dentale (TEI) di Atene nel 1999. Durante gli studi ha seguito un programma presso il Dipartimento di Odontotecnica del Politecnico di Helsinki, dove si è formato sulle sovrastrutture implantari e su tutti i restauri protesici in ceramica. Dal 2000 dirige il laboratorio dentale ACH di Atene, in Grecia, specializzato in faccette refrattarie, zirconia e protesi implantare a lunga durata.
    Nel 2017, si è recato in Giappone dove si è formato sotto la guida di Hitoshi Aoshima, Naoto Yuasa e Kazunabu Yamanda ed è diventato International Trainer di Kuraray Noritake Dental Inc.

     

    CERABIEN™ MiLai: un sistema rivoluzionario di ceramiche e internal stain per zirconia e disilicato di litio

    Che tu stia lavorando con zirconia o disilicato di litio, CERABIEN™ MiLai semplifica il tuo flusso di lavoro grazie a un unico metodo di applicazione valido per entrambi i materiali.

    Questo sistema innovativo non solo consente di risparmiare tempo prezioso, ma garantisce anche un'estetica eccellente e risultati di altissima qualità.

    In questo video ti accompagniamo passo dopo passo, mostrandoti quanto sia semplice ottenere risultati super estetici.

    Se hai già sentito parlare di CERABIEN MiLai, questa è l'occasione perfetta per vederla in azione!

    Guarda il video per scoprire tutte le sue caratteristiche principali e per seguire l'applicazione step by step!

     

     

    Il nuovo approccio alla micro-stratificazione

    Caso clinico di Andreas Chatzimpatzakis

     

    Con CERABIEN™ ZR, Kuraray Noritake Dental Inc. offre un’intera gamma di ceramiche per il rivestimento di restauri su base in zirconia. Originariamente sviluppato per tecniche di stratificazione complesse, il sistema – composto da polveri di ceramica feldspatica sintetica, ceramiche liquide, internal ed external stain – consente la creazione di autentiche opere d’arte dentali. Amiamo lavorare con questo sistema perché offre una lavorabilità costante e proprietà meccaniche affidabili, permettendoci di ottenere risultati prevedibili.

     

    Tuttavia, la complessità del sistema, con la sua ampia varietà di colori disponibili, può rappresentare una sfida per gli utilizzatori meno esperti. Questa complessità aumenta ulteriormente quando vengono utilizzati materiali di sottostruttura diversi, poiché CERABIEN™ ZR funziona esclusivamente su zirconia. Pertanto, l’utente dovrebbe selezionare e gestire un secondo sistema di ceramiche se scegliesse, ad esempio, una struttura in disilicato di litio.

     

    Per i tecnici dentali che desiderano mantenere il processo intelligente e semplice, la nuova linea CERABIEN™ MiLai rappresenta certamente una soluzione eccellente. Sviluppata appositamente per la micro-stratificazione su materiali di sottostruttura precolorati e altamente traslucenti, come il disilicato di litio o le zirconie di ultima generazione, CERABIEN™ MiLai può essere applicata in strati sottilissimi su restauri con un piccolo ridotto vestibolare. Come il CERABIEN™ ZR, anche il nuovo sistema si basa su in ceramica feldspatica sintetica, mantenendo proprietà costanti, ma con una gamma prodotto semplificata: 15 internal stain e 16 luster.

     

    Poiché CERABIEN™ MiLai ha una temperatura di cottura di 740 °C (1.364 °F), può essere utilizzato sia su ceramiche ossidiche (come la zirconia) sia su ceramiche rinforzate come il disilicato di litio*.

    *Il materiale deve avere un valore CTE compreso tra 9.5~11.0×10-6 /K (50~500 °C)

     

    Di conseguenza, il sistema può essere utilizzato come sistema universale di ceramiche per la micro-stratificazione su ceramiche estetiche. Grazie alla sua essenziale gamma prodotto, si adatta perfettamente alla filosofia di creare restauri di alto livello utilizzando meno componenti, meno strati e meno cicli di cottura, come dimostrato nei due esempi clinici riportati di seguito.

     

    FACCETTE SU BASE IN DISILICATO DI LITIO

    Fig. 1. Sei faccette anteriori realizzate in disilicato di litio (Amber Press LTA2 HASS Bio), progettate con un leggero ridotto per creare lo spazio necessario alla micro-stratificazione.

     

    Fig. 2. Restauri dopo l’applicazione di CERABIEN™ MiLai Value Liner 1, seguita da una cottura di lavaggio e internal stain. Questo tipo di ceramica aumenta il valore cromatico dei restauri in disilicato di litio. Colorando il nucleo, controlliamo il croma e aggiungiamo effetti caratterizzanti interni. In questo caso, abbiamo applicato Cervical 2 nella zona marginale e caratterizzato il terzo incisale con Cervical 2 e Incisal Blue 1 & 2.

     

    Fig. 3. Prima applicazione di ceramica: CERABIEN™ MiLai LT1 sul terzo cervicale, ELT1 sul terzo mesiale e TX sul terzo incisale, prima...

     

    Fig. 4. ...e dopo la prima cottura.

     

    Fig. 5. Applicazione di internal stain per effetti speciali come crepe, intensificazione della cromia, ecc.

     

    Fig. 6. Secondo strato di ceramica: CERABIEN™ MiLai LT1 applicato sui canini e sul terzo cervicale degli incisivi centrali e laterali, mentre il terzo medio e incisale dei quattro incisivi è stato individualizzato con LTx.

     

    Fig. 7. Restauri terminati sul modello maestro.

     

    Fig. 8. Vista laterale dei restauri che evidenzia la naturale texture superficiale.

     

    PONTE ANTERIORE SU BASE DI ZIRCONIA

    Fig. 1. Struttura in KATANA™ Zirconia HTML Plus (colore A2) subito dopo la fresatura.

     

    Fig. 2. Aspetto della sottostruttura dopo la sinterizzazione.

     

    Fig. 3. Elevata traslucenza della zirconia con internal stain e luster CERABIEN™ MiLai applicati su denti e gengiva.

     

    Fig. 4. Vista palatale del restauro individualizzato prima della cottura.

     

    Fig. 5. Restauro pronto per la prova.

     

    CONCLUSIONE

    I due casi clinici confermano che CERABIEN™ MiLai funziona molto bene sia su disilicato di litio sia su zirconia. Nonostante il numero ridotto di colori e internal stain, è possibile imitare la maggior parte delle sfumature e degli effetti individuali presenti nei denti naturali, fondamentali per ottenere risultati realistici. Pertanto, questo nuovo materiale rappresenta un’opzione ideale per chi preferisce procedure standardizzate e semplificate.

    Odontotecnico:

    ANDREAS CHATZIMPATZAKIS

     

    Andreas Chatzimpatzakis si è diplomato presso l’Istituto di Tecnologia Dentale (TEI) di Atene nel 1999. Durante i suoi studi, ha frequentato il Dipartimento di Tecnologia Dentale del Politecnico di Helsinki, specializzandosi in superstrutture implantari e restauri protesici in ceramica integrale. Dal 2000 gestisce l’ACH Dental Laboratory ad Atene, Grecia, specializzato in faccette refrattarie, zirconia e protesi implantari su arcate complete.

     

    Nel 2017, Andreas ha visitato il Giappone, dove ha seguito una formazione sotto la guida di Hitoshi Aoshima, Naoto Yuasa e Kazunabu Yamanda, diventando International Trainer per Kuraray Noritake Dental Inc.

     

    CLEARFIL MAJESTY ES Flow Universal: la scelta intuitiva del colore applicata al composito fluido

    Con il miglioramento delle proprietà meccaniche e l’evoluzione delle tecniche (basate su iniezione), l’uso dei compositi fluidi sta diventando sempre più popolare come soluzione permanente nella zona estetica. Di conseguenza, anche per questa classe di materiali, l’originariamente complesso compito della scelta del colore diventa rilevante. Per questo motivo, Kuraray Noritake Dental Inc. presenta CLEARFIL MAJESTY™ ES Flow Universal, un composito fluido universale basato sul concetto di scelta intuitiva del colore.

    Disponibile in due livelli di fluidità e in due opzioni di colore perfettamente complementari – Universal (U) e Universal Dark (UD) – CLEARFIL MAJESTY™ ES Flow Universal rende la scelta del colore un compito semplice. Il colore U è adatto per quasi tutte le cavità posteriori e anteriori e tonalità. Il colore UD (Universal Dark) offre risultati ottimali nelle cavità di tonalità B3 e superiori, prive di parete posteriore, come nel caso delle cavità di Classe IV. Di conseguenza, è possibile scegliere intuitivamente tra U e UD, senza necessità di una scala colori. Tutto ciò è reso possibile da una combinazione intelligente di traslucenza simile allo smalto, croma simile alla dentina e l’esclusiva Light Diffusion Technology (LDT).

    La procedura di posizionamento è semplificata grazie al design intelligente della siringa, che riduce il rischio di formazione di bolle d’aria, permette l’estrusione del composito senza gocciolamento e facilita la lavorabilità e la modellazione con la punta della siringa, grazie alla bassa appiccicosità.
    Una volta polimerizzato, il materiale si integra perfettamente con la struttura dentale circostante, permettendo di ottenere restauri estetici con il minimo sforzo.



     

    Con una resistenza alla flessione superiore a 150 MPa, una resistenza alla compressione di oltre 370 MPa e un carico di riempitivo elevato (75% Low o 78% Super Low), CLEARFIL MAJESTY™ ES Flow Universal è comparabile, se non superiore, in termini di proprietà meccaniche, ai compositi convenzionali in pasta. Grazie a queste caratteristiche, il materiale è indicato anche per le aree sottoposte a carichi masticatori, come le superfici occlusali. 
    Queste caratteristiche aprono le porte a un’ampia gamma di applicazioni, tra cui: restauri di tutte le classi cavitarie, faccette dirette, restauro semplificato di più denti con la tecnica di iniezione, riparazioni intraorali.
    Inoltre, le proprietà meccaniche permettono una procedura di lucidatura facile e veloce, con una lucentezza duratura nel tempo. In questo modo, il materiale si propone come una soluzione permanente ad alte prestazioni, offrendo eccellenza estetica e affidabilità strutturale.

     

     

    Per i professionisti che desiderano massimizzare l’efficienza clinica senza compromettere la qualità del trattamento, è altamente consigliata la combinazione con altri materiali universali di alta qualità della linea universale - Universal Excellence - Kuraray Noritake Dental Inc., come ad esempio, CLEARFIL™ Universal Bond Quick 2. Composto da pochi componenti e richiedente pochi passaggi, questo sistema riduce la complessità delle procedure e facilita il raggiungimento di ottimi risultati.

     

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