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In ottemperanza con quanto previsto dalla normativa vigente, dichiaro quindi, sotto la mia responsabilità, di essere un professionista del settore odontoiatrico e/o odontotecnico e di essere pertanto autorizzato a prendere visione del contenuto presente in questo sito internet

Flowable Injection Technique: come lucidare i restauri in composito?

A cura del Dr. Michał Jaczewski

 

La durata di un restauro in composito dipende da numerosi fattori, alcuni dei quali sfuggono al controllo diretto dell'operatore, in quanto strettamente legati al comportamento del paziente. Per citare alcuni esempi, il tipo di spazzolino e di dentifricio utilizzati, la tecnica di spazzolamento, le abitudini alimentari, l’uso di stimolanti e l’igiene orale sono tutti fattori che incidono sul risultato di una terapia restaurativa. Viceversa, la scelta del protocollo migliore per la finitura e la lucidatura spetta esclusivamente all’odontoiatra.

Lo scopo di una corretta lucidatura è rimuovere lo strato di inibizione ossidativa e produrre una superficie del restauro liscia e omogenea. Un restauro ben lucidato non assorbirà gli agenti macchianti presenti nei cibi, nelle bevande o negli stimolanti che potrebbero causare discromie del composito, garantendo così un risultato estetico duraturo.

La lucidatura del composito è un procedimento che richiede una cura particolare, si basa su una serie di concetti specifici e prevede una sequenza di passaggi.

 

  • L'uso dei dischi per finitura consente di ottenere una superficie del restauro liscia, di rimuovere il composito in eccesso e di dare al restauro la sua forma finale. È importante lavorare su una superficie inumidita con una velocità massima di 5.000-10.000 giri al minuto, su un manipolo dentale 1:1.

 

  • Gommini da lucidatura: sul mercato ve ne sono numerosi, di generi e forme diversi. Una delle tipologie universali, progettata in modo specifico per i compositi, è TWIST™ DIA for Composite. Si tratta di un set composto da due gommini con diversi gradi di abrasività. Il primo (di colore blu scuro) viene utilizzato per una lucidatura grezza preliminare, il secondo (di colore blu chiaro) per ottenere la lucentezza e la levigatezza finali. È bene ricordare che questi strumenti devono essere utilizzati su una superficie asciutta, senza raffreddamento ad acqua. La lavorazione a secco potrebbe irritare la polpa dentale, ragion per cui la velocità di lavoro deve essere compresa tra 5000 e 10000 giri al minuto, evitando di esercitare una pressione eccessiva.

 

  • Il passo successivo consiste nell'utilizzare una pasta per lucidatura diamantata, grana da 1 a 5 micron. Con questa pasta si raccomanda di utilizzare uno spazzolino a disco in pelo di capra. Il tipo di spazzolino non è fondamentale, ma non vanno utilizzate setole rigide che potrebbero graffiare il composito. L'uso dello spazzolino e della pasta lucidante consente di raggiungere anche i punti difficilmente accessibili, come l'area cervicale e le superfici prossimali.
    In aggiunta, per lucidare con maggiore precisione le superfici prossimali, si utilizzerà una striscia abrasiva diamantata. Per non alterare i punti di contatto, si utilizzano strisce a bassa abrasività (Super Fine).

 

 

  • Il passaggio successivo, per aumentare la lucentezza del restauro e proteggerlo dalle discromie, prevede l’uso di una pasta all'ossido di alluminio servendosi di uno spazzolino in cotone. L'uso di questa pasta, originariamente  destinata alle ceramiche, consente di ottenere una superficie eccezionalmente liscia e un'elevata lucentezza del manufatto. Questa fase viene eseguita in ambiente asciutto, a una velocità massima di 5.000-10.000 giri al minuto.

 

In tutte le tecniche, e di conseguenza anche nella Flowable Injection Technique, il livello di lucidatura influenza la durata e le proprietà ottiche ed estetiche del restauro. A questa fase fondamentale del restauro dentale va quindi dedicato un tempo adeguato. I compositi sono caratterizzati da diverse miscele e quantità di riempitivi che ne determinano non solo le proprietà, ma anche la facilità con cui possono essere lucidati. In alcuni casi, il procedimento deve essere ripetuto più volte per ottenere un effetto “a specchio". CLEARFIL MAJESTY™ ES Flow è un composito che consente un’agevole lucidatura, fino a raggiungere un elevato livello di lucentezza, nonostante l'elevato contenuto di riempitivo. Gommini, spazzolini e paste dedicate consentono di ottenere senza difficoltà una superficie liscia, contribuendo così a un risultato duraturo nel tempo.

 

PRIMA

 

DOPO

 

FOLLOW-UP A 3 ANNI

 

 

 

 

Vorreste avere maggiori informazioni sulla Flowable Injection Technique? Leggete l'interessante intervista al Dr. Michał Jaczewski.

 

Dentista:

MICHAL JACZEWSKI

 

Michał Jaczewski si è laureato all'Università di Medicina di Breslavia nel 2006 e oggi gestisce il suo studio privato nella città di Legnica, in Polonia. È specializzato in odontoiatria digitale  e mininvasiva ed è il fondatore della Scuola di Occlusione Biofunzionale, dove tiene lezioni e workshop incentrati sul trattamento onnicomprensivo del paziente.

 

Approfondimenti & Promo booklet

Sfoglia il nuovo booklet Approfondimenti & Promo di aprile-luglio 2024: scopri le nuove offerte promozionali ed interessanti approfondimenti sui nostri prodotti da studio.

Clicca sull'immagine per visualizzare il pdf.

 

Per informazioni o assistenza, contattaci.

 

 

 

Il cemento universale che offre un'adesione forte e duratura e non necessita di un primer separato

Prodotto premiato

DENTAL ADVISOR ha nuovamente eletto PANAVIA™ SA Cement Universal Top Product nella categoria dei restauri indiretti. Questo cemento resina autoadesivo a polimerizzazione duale, a rilascio di fluoro e radiopaco, aderisce praticamente a tutti i substrati, compreso il disilicato di litio, con una procedura in un unico passaggio, senza la necessità di un primer o di un silano separato. Inoltre, consente una facile rimozione del cemento in eccesso e non richiede refrigerazione.

 

La scienza alla base del prodotto

Poiché PANAVIA SA Cement Universal combina due tecnologie innovative in un unico prodotto, è possibile ottenere un legame forte e duraturo in un solo passaggio. L'agente di accoppiamento silano, il monomero LCSi, stabilisce un legame chimico duraturo con la ceramica, il disilicato di litio e la resina composita; mentre il monomero originale MDP garantisce la reattività chimica con la zirconia, la dentina e lo smalto.

 

 

Ampia gamma di indicazioni

Grazie alla sua chimica unica, PANAVIA SA Cement Universal rappresenta una soluzione unica, conveniente, versatile ed efficace per le esigenze di cementazione quotidiane dei professionisti per un'ampia varietà di indicazioni, tra cui la cementazione di corone/ponti, inlay/onlay, perni, splint e persino ponti di adesione.

 

Valutazione

Nella valutazione, DENTAL ADVISOR dichiara: "Come testato nei laboratori DENTAL ADVISOR, PANAVIA SA Cement Universal con un primer al silano incorporato ha dimostrato un'eccezionale forza di adesione iniziale a dentina, disilicato di litio e zirconia".

I vantaggi e la qualità di PANAVIA SA Cement Universal hanno trovato ulteriore riscontro nei risultati e nei feedback dei 31 valutatori clinici che hanno testato il cemento durante 516 applicazioni. I valutatori ne hanno elogiato la facilità d'uso, le caratteristiche di manipolazione e l'estetica, assegnandogli una valutazione clinica complessiva del 96%. Tra i loro commenti: "Ha uno spessore ideale del film e scorre bene", "Si può usare in un ambiente umido senza problemi". e "Il cemento in eccesso si stacca subito dal margine".

 

Su DENTAL ADVISOR

I premi Top Product o Preferred Product conferiti da DENTAL ADVISOR, con sede negli Stati Uniti, sono stati introdotti per aiutare i professionisti impegnati a vagliare le numerose nuove soluzioni indicate per tecniche meno invasive, procedure standardizzate o semplificate e risultati migliori su base regolare. DENTAL ADVISOR conduce le sue valutazioni cliniche basate sulla pratica e i test sulle prestazioni dei prodotti poco dopo il loro lancio e pubblica i risultati ogni anno online per aiutare i potenziali utenti a identificare i nuovi materiali dentali di alta qualità e a determinare quali tra questi sono più adatti a soddisfare le loro esigenze individuali.

L'adesivo self-etch con proprietà antibatteriche

Prodotto premiato

Per la decima volta, l'adesivo self-etch CLEARFIL™ SE Protect è stato nominato Top Product da DENTAL ADVISOR, che nel numero di gennaio/febbraio 2024 ha annunciato la scelta dei materiali e delle attrezzature dentali che i suoi valutatori hanno ritenuto in grado di fornire le migliori prestazioni basate sulla pratica.

La pubblicazione ha incluso CLEARFIL SE Protect tra i premiati nella categoria degli agenti adesivi automordenzanti, sottolineando le caratteristiche che vanno ben oltre l'affidabilità dell'adesione.

 

Sul prodotto

Questo eccezionale adesivo è stato sviluppato sullo stesso sistema dell'adesivo di riferimento CLEARFIL™ SE BOND 2 e offre, quindi, un'eccellente forza di adesione a smalto e dentina. L'effetto di inibizione delle MMP protegge l'adesione dalla degradazione nel tempo, favorendo così la durata dell'adesione. Oltre all'affidabilità del legame, grazie al monomero proprietario MDPB che contiene, offre un effetto antibatterico di pulizia della cavità che elimina la necessità di utilizzare un detergente separato.

 

 

In breve, CLEARFIL™ SE Protect offre i seguenti vantaggi:

  •     Procedura rapida e semplice con bassa sensibilità tecnica
  •     Eccellente forza di adesione a smalto e dentina
  •     Forza di adesione duratura
  •     Effetto antibatterico di pulizia della cavità
  •     Praticamente nessuna sensibilità post-operatoria

 

Si tratta inoltre di un sistema adesivo altamente versatile che può essere utilizzato in caso di:

  •     Posizionamento di restauri diretti
  •     Sigillatura di cavità
  •     Trattamento di superfici radicolari ipersensibili o esposte

 

Tra le indicazioni ulteriori, ci sono la cementazione con cemento resina o la ricostruzione del moncone con materiali resinosi autopolimerizzanti o duali in combinazione con CLEARFIL™ DC Activator.

 

Valutazione

Le sue caratteristiche si riflettono nei risultati dello studio e nei commenti dei redattori e dei consulenti di DENTAL ADVISOR, che lo hanno valutato per un periodo di sei settimane durante il quale sono stati posizionati oltre 150 restauri. Il prodotto ha ottenuto una valutazione clinica del 98%, utilizzando una scala di valutazione da 1 a 5.

I professionisti che hanno valutato il prodotto non hanno riscontrato alcuna sensibilità post-operatoria. Tra le loro osservazioni, citate nel rapporto DA online, c'è il fatto che il primer e l'adesivo bagnano il dente in modo uniforme. Inoltre, hanno considerato "un ulteriore vantaggio" le qualità antibatteriche e di rilascio di fluoro. Per quanto riguarda la sensibilità, hanno affermato che "CLEARFIL SE Protect è efficace nella riduzione della sensibilità quando viene applicato su aree di recessione o su aree simili di struttura dentale sensibile".

 

Su DENTAL ADVISOR

I premi Top Product o Preferred Product conferiti da DENTAL ADVISOR, con sede negli Stati Uniti, sono stati introdotti per aiutare i professionisti impegnati a vagliare le numerose nuove soluzioni indicate per tecniche meno invasive, procedure standardizzate o semplificate e risultati migliori su base regolare. DENTAL ADVISOR conduce le sue valutazioni cliniche basate sulla pratica e i test sulle prestazioni dei prodotti poco dopo il loro lancio e pubblica i risultati ogni anno online per aiutare i potenziali utenti a identificare i nuovi materiali dentali di alta qualità e a determinare quali tra questi sono più adatti a soddisfare le loro esigenze individuali.

Selective Adhesive Luting (SAL): una nuova tecnica di cementazione adesiva

Il posizionamento del margine protesico, la geometria della preparazione e la possibilità di applicazione della diga in gomma sono i criteri clinici prevalenti per una corretta scelta del cemento di fissaggio da utilizzare.

In questo contesto, una nuova tecnica di cementazione con l’uso di un cemento universale cambia tutto.

Per la cementazione di corone e ponti con posizione del margine di preparazione sub-gengivale, è possibile combinare i due meccanismi, autoadesivo e adesivo, applicando l’adesivo in modo selettivo ovvero lontano dai tessuti gengivali, lasciando agire il meccanismo di autoadesione nell’area cervicale e sub-gengivale.

 

PANAVIA SA Cement Universal, grazie all'efficace integrazione con CLEARFIL Universal Bond Quick, copre sia le indicazioni autoadesive sia adesive.

 

Guarda il video per vedere come funziona questa tecnica.

 

 

 

Questo innovativo approccio di cementazione definito dal Prof. Lorenzo Breschi e dal suo gruppo di ricercatori “SAL: Selective Adhesive Luting” è descritto in una pubblicazione sul Journal of Esthetic and Restorative Dentistry:

 

 

Per leggere la pubblicazione completa, clicca qui https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jerd.13037

 

 

L’adesivo universale per un'adesione duratura con una procedura semplice e veloce

Prodotto premiato

CLEARFIL™ Universal Bond Quick è stato nuovamente premiato come Preferred Product 2024 nella categoria adesivi da DENTAL ADVISOR, e conferito il titolo di Editor's Choice. L'elenco dei materiali e delle attrezzature dentali premiati e ritenuti dai suoi valutatori in grado di fornire le migliori prestazioni in base alla pratica è stato pubblicato nel numero di gennaio/febbraio 2024 di DENTAL ADVISOR.

 

Sul prodotto

CLEARFIL™ Universal Bond Quick è un adesivo universale a rilascio di fluoro in un unico flacone, utilizzabile in caso di restauri diretti e indiretti con una procedura semplice e rapida. Il materiale si basa sulla Rapid Bond Technology, che unisce il monomero MDP con nuovi monomeri amidici idrofili, permettendo la creazione di un forte legame chimico con l'idrossiapatite. Grazie al monomero amidico, che è altamente idrofilo, l'adesivo penetra rapidamente nel tessuto dentale per creare un legame chimico con la dentina e lo smalto, eliminando la necessità di un frizionamento prolungato, dell'applicazione di più strati e di lunghi tempi di attesa. Dopo la polimerizzazione, l'innovativo monomero amidico forma una rete polimerica reticolata resistente all'umidità.

 

Applica e procedi

Nonostante la facilità d'uso e la riduzione dei tempi di applicazione e di attesa, non c'è alcun compromesso in termini di forza di adesione: CLEARFIL Universal Bond Quick garantisce un'adesione resistente all'umidità, stabile e duratura.

 

 

Versatilità di applicazione

Questo adesivo versatile e ad azione istantanea aderisce direttamente alla dentina, allo smalto, ai metalli, alla zirconia e ai materiali da restauro in disilicato di litio ed è adatto per l'adesione in caso di restauri diretti e indiretti; può anche essere utilizzato in modalità total-etch, selective etch e self-etch.

 

Per tutte le procedure

 

CLEARFIL™ Universal Bond Quick è una scelta eccellente anche per le procedure di cementazione di perni e ricostruzione del moncone con CLEARFIL™ DC CORE PLUS . Può essere utilizzato per il trattamento della superficie del perno, sia esso in fibra o in metallo, ma anche per la preparazione della superficie del dente prima della cementazione con PANAVIA™ SA Cement Universal.

 

Risultati della valutazione

I professionisti che hanno valutato CLEARFIL Universal Bond Quick hanno commentato la sua facilità di erogazione e posizionamento, la viscosità, l'idoneità a tutte le procedure di bonding e la convenienza.
Tra le loro osservazioni ci sono: "L'applicazione rapida e il tempo di polimerizzazione sono ideali per le situazioni in cui l'isolamento è difficile, soprattutto in un'area molto umida", "Mi è piaciuto il fatto che sia compatibile con le resine duali/autopolimerizzanti e che possa essere utilizzato in modalità autopolimerizzante con CLEARFIL™ DC Activator" e "È compatibile praticamente con qualsiasi procedura adesiva".

 

Su DENTAL ADVISOR

I premi Top Product o Preferred Product conferiti da DENTAL ADVISOR, con sede negli Stati Uniti, sono stati introdotti per aiutare i professionisti impegnati a vagliare le numerose nuove soluzioni indicate per tecniche meno invasive, procedure standardizzate o semplificate e risultati migliori su base regolare. DENTAL ADVISOR conduce le sue valutazioni cliniche basate sulla pratica e i test sulle prestazioni dei prodotti poco dopo il loro lancio e pubblica i risultati ogni anno online per aiutare i potenziali utenti a identificare i nuovi materiali dentali di alta qualità e a determinare quali tra questi sono più adatti a soddisfare le loro esigenze individuali.

 

 

Sinterizzare l'ossido di zirconio: la chiave per il successo

Sinterizzare l'ossido di zirconio: la chiave per il successo

La zirconia contemporanea incontra e supera le aspettative sia dei professionisti dell'odontoiatria sia dei pazienti, offrendo soluzioni eccellenti in termini di estetica e funzionalità. La versione monolitica di questo materiale è diventata una prassi quotidiana nei laboratori odontotecnici, occupando una quota di mercato negli Stati Uniti del 70%.
Nonostante il suo ampio utilizzo, la zirconia richiede una manipolazione attenta e precisa, poiché è soggetta a sensibilità durante il processo di lavorazione.
Questo richiama il proverbio "Il diavolo sta nei dettagli", evidenziando come spesso siano le minuzie a determinare i risultati più significativi, sia positivi che negativi.

In particolare, nel processo di sinterizzazione dell’ossido di zirconio, è necessario conoscere gli ostacoli “nascosti” e le regole fondamentali per superarli.

Calibrare e pulire regolarmente il forno di sinterizzazione sono le fondamenta di una produzione di alta qualità.

Kuraray Noritake desidera che tu raggiunga il risultato desiderato in modo semplice, rapido e sicuro, con i restauri di alta qualità in KATANA™ Zirconia.

 

Guarda il video tutorial e scopri come ottimizzare il processo di sinterizzazione con il forno del tuo laboratorio


 

 

Flowable Injection Technique. Cosa fare per evitare le bolle d'aria nei restauri in composito?

Approfondimento a cura del Dr. Michał Jaczewski

 

I restauri in composito in odontoiatria

Il restauro in composito è la procedura più comunemente eseguita dal dentista. Esistono molte tecniche restaurative e una varietà di materiali da restauro utilizzati in odontoiatria. Indipendentemente dal tipo di materiale, dal metodo restaurativo e dall’area di applicazione, il problema comune è rappresentato dalle bolle d'aria all'interno o sulla superficie degli strati di composito. Il restauro in composito deve essere omogeneo per garantire la tenuta dell'otturazione e la sua durata. La riparazione dei difetti delle bolle è noiosa e talvolta richiede la sostituzione dell'otturazione o di parte di essa. A seconda del tipo di composito (composito fluido o in pasta) e/o della tecnica di posizionamento, la quantità di difetti può variare, ma ci sono diversi fattori causali.

 

Scelta del materiale

Nella Flowable Injection Technique, utilizziamo compositi fluidi che, ovviamente, scorrono facilmente, ma sono anche sensibili a un'applicazione non corretta. La prima causa della formazione di bolle d'aria è l'omogeneità del materiale stesso. Le bolle possono essere incorporate nella siringa in fase di erogazione o durante l'uso. Utilizzando prodotti di alto livello, possiamo essere certi che il materiale fornito sia della massima qualità e che la struttura e il design della siringa consentano un funzionamento corretto per ridurre la formazione di bolle d'aria all'interno del materiale.

 

 

Importanza del design della siringa

Il composito fluido CLEARFIL MAJESTY™ ES Flow è progettato per prevenire la formazione di bolle d'aria durante l'erogazione. Il design speciale della siringa e dello stantuffo limita la possibilità di gocciolamento e di riflusso del materiale durante o dopo l'erogazione.

 

 

Una caratteristica di sicurezza unica all'interno della siringa è la speciale costruzione dell'O-ring che impedisce al materiale di fluire dopo il rilascio della pressione e allo stesso tempo riduce al minimo la retrazione, evitando però che lo stantuffo si ritragga troppo.

 

 

Retrazione dello stantuffo

Un'altra causa di formazione di bolle d'aria è l'incorporazione di aria nella siringa attraverso la ritrazione intenzionale dello stantuffo. Se l'operatore o il personale ausiliario hanno l'abitudine di ritrarre lo stantuffo dopo aver somministrato il composito, possono causare l'ingresso di aria nella siringa. Durante l'uso successivo, l'aria sarà probabilmente visibile nel restauro come vuoto d'aria.

 

Importanza della pressione sull'indice

Nella Flowable Injection Technique, si utilizza una mascherina in silicone in cui applichiamo il materiale per costruire il dente. La mascherina deve aderire perfettamente al dente e non deve muoversi o essere spostato durante l'iniezione. In caso contrario, potrebbero comparire delle bolle d'aria. Se si preme e si rilascia l'indice, si ottiene un effetto di aspirazione che allontana il composito dal dente e dalla mascherina. Per evitare difetti, è necessario mantenere una pressione costante sull'indice dal momento dell'iniezione del materiale fino alla polimerizzazione.

 

 

 

È possibile utilizzare diverse modifiche della mascherina in silicone per limitarne la mobilità e ridurre il rischio di pressione incontrollata sul dente. Un esempio è la mascherina realizzata sul modello interlip ("uno sì uno no"), che offre un altissimo grado di stabilità e sicurezza di lavoro.

 

 

Larghezza del foro di iniezione

Un'altra causa della presenza di aria nel restauro è la larghezza del foro di iniezione. Se il foro è troppo stretto, la mascherina può essere spostata dalla punta durante l'inserimento o l'applicazione. Per evitare questo problema, il foro dovrebbe essere allargato per consentire il libero inserimento e la manipolazione della punta durante l'iniezione. Un'apertura più ampia consente inoltre la fuoriuscita dell'aria durante l'erogazione. La cosa più importante, tuttavia, è applicare il materiale con una pressione continua, evitando di estrarre e reinserire la punta nella mascherina. In questo modo si potrebbe ottenere uno strato composito non uniforme.

 

Vuoi saperne di più sulla Flowable Injection Technique? Leggi questa interessante intervista con il Dr. Michal Jachzewnki.

 

Dentista:

DR. MICHAL JACZEWSKI

Il Dr. Michał Jaczewski si è laureato all'Università di Medicina di Breslavia nel 2006 e oggi gestisce il suo studio privato nella città di Legnica, in Polonia. È specializzato in odontoiatria minimamente invasiva e digitale ed è il fondatore della Scuola di Occlusione Biofunzionale. Qui tiene lezioni e workshop incentrati sul trattamento completo del paziente.

 

Come lucidare un restauro composito nei settori posteriori?

Approfondimento a cura della Dr.ssa Aleksandra Łyżwińska

L’obiettivo di ogni dentista è ottenere una lucidatura a specchio senza danneggiare la superficie occlusale appena modellata. In primo luogo, è necessario utilizzare gomme da lucidatura di alta qualità. La forma plurale non è casuale (Fig. 1). A mio parere, i sistemi a gomma singola non sono in grado di fornire una brillantezza impeccabile in modo sicuro. Siate pazienti e delicati. La lucidatura richiede tempo e un tocco delicato.

Fig. 1.

 

Subito dopo la polimerizzazione, il composito è ricoperto da uno strato di inibizione dell'ossigeno (Fig. 2). È indispensabile rimuoverlo con un pennello e una pasta lucidante o una sabbiatrice profilattica. La fase successiva consiste nel rimuovere il composito in eccesso utilizzando dischi abrasivi, frese e punte di gomma per la lucidatura.

Fig. 2.

 

Durante la lucidatura senza raffreddamento ad acqua, la gomma lascia dei frammenti sulla superficie del composito (Fig. 3). Questi frammenti possono essere sparsi sulla superficie del restauro con un pennello di nylon fine. In questo modo è possibile lucidare ogni fessura e buca (Fig. 4).

Fig. 3.

 

Fig. 4.

 

Il segreto per una lucentezza duratura è la lucidatura graduale. È ora di cambiare la punta di gomma con lo strumento TWIST DIA for Composite blu scuro, che è più abrasiva di quella blu chiaro (Fig. 5). Ricordate di esercitare una leggera pressione e di mantenere una velocità massima di 8000 giri al minuto. In questo modo si otterranno particelle fini senza il rischio di surriscaldare la pasta. Le particelle sono state nuovamente distribuite su tutta la superficie. Più sottile è la setola, migliore sarà l'effetto di lucidatura nelle scanalature (Fig. 6).

Fig. 5.

 

Fig. 6.

 

Terzo giro: utilizzare il TWIST DIA for Composite azzurro per ottenere una lucidatura a specchio (Fig. 7). Sotto le particelle emerge una splendida lucentezza. Un'alternativa alle sottili spazzole di nylon sono le spazzole in pelo naturale di capra (Fig. 8).

Fig. 7.

 

Fig. 8.

 

La lucidatura non è solo una questione estetica, ma soprattutto funzionale. L'adesione del biofilm batterico a un composito lucidato è significativamente inferiore rispetto a una superficie ruvida (Fig. 9). La mia ricetta per ottenere una lucidatura a specchio: punte di gomma diamantata di alta qualità con gradazione, utilizzate con sensibilità per un periodo prolungato (Fig. 10).

Fig. 9.

 

Fig. 10.

 

Dentista:

DR.SSA ALEKSANDRA ŁYŻWIŃSKA

 

La Dr.ssa Aleksandra Łyżwińska si occupa di odontoiatria restaurativa. Si è laureata presso l'Università di Medicina di Varsavia nel 2017, dove è stata assistente presso il Dipartimento di Odontoiatria Conservativa ed Endodonzia. La sua attenzione è rivolta alle moderne tecniche adesive, ai compositi di resina e ai biomateriali.

 

 

Selective Adhesive Luting (SAL): una tecnica innovativa

Un cemento resina versatile

PANAVIA™ SA Cement Universal è un cemento resina universale che può essere applicato in modalità autoadesiva - senza componenti aggiuntivi - in molte situazioni cliniche. Offre ottime prestazioni di adesione al disilicato di litio senza la necessità di un silano separato. Studi in vitro hanno dimostrato che il cemento resina tollera l'umidità ed è versatile, stabilendo un legame forte e duraturo con praticamente tutti i tipi di materiali da restauro, nonché con lo smalto e la dentina

 

Miglioramento delle prestazioni di adesione

Sul lato del dente, tuttavia, le migliori prestazioni di adesione si ottengono applicando CLEARFIL™ Universal Bond Quick come primer separato. Pertanto, in situazioni particolarmente difficili, si può optare per questa tecnica di cementazione adesiva bicomponente. È comunque meno complessa della cementazione adesiva tradizionale e produce risultati eccellenti.

 

Sensibilità all'umidità e considerazioni sul campo di lavoro

Per funzionare correttamente, tuttavia, gli adesivi universali necessitano di un campo di lavoro completamente asciutto, mentre i cementi resina autoadesivi sono meno sensibili all'umidità. Pertanto, ci si potrebbe chiedere quale sia la tecnica più adatta se si ha bisogno di un’adesione chimica più forte possibile a smalto e dentina, ma un isolamento adeguato con la diga di gomma è difficile o impossibile, ad esempio perché il moncone è corto o il margine della preparazione è in posizione subgengivale. La soluzione in questo caso è definita Selective Adhesive Luting (SAL).

 

Applicazione selettiva di un adesivo universale sulle aree dello smalto mordenzato che non rischiano di essere contaminate dall'umidità.

 

Una descrizione di questa nuova tecnica e delle prove scientifiche degli effetti ottenuti è contenuta nell'articolo scritto dal Prof. Breschi e dai colleghi dell'Università di Bologna. Il titolo è: “Selective adhesive luting: A novel technique for improving adhesion achieved by universal resin cements”.

 

Metti in pratica questa innovativa tecnica

Se vuoi approfondire la tecnica SAL, partecipa a uno dei corsi teorico-pratici sulla cementazione adesiva con il Prof. Lorenzo Breschi.
Clicca qui per maggiori informazioni.