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PANAVIA v5: un unico cemento per tutte le indicazioni di cementazione

Nessun altro cemento resina offre una simile facilità d'uso e uniformità in termini di procedura. Di fatto, l'impareggiabile semplicità di PANAVIA V5 è assolutamente stupefacente.

 

Sempre la stessa procedura di cementazione. Sempre lo speciale PANAVIA V5 Tooth Primer per il trattamento preliminare del dente. E sempre CLEARFIL CERAMIC PRIMER PLUS per il trattamento del restauro.

 

Nel 1983, Kuraray ha lanciato il cemento resina PANAVIA EX e, con esso, il nostro monomero adesivo MDP brevettato. Da allora, il monomero MDP è stato sottoposto a ripetuti test clinici e da oltre 30 anni costituisce lo standard in fatto di adesivi industriali. PANAVIA V5 è l'ultima novità della linea di cementi PANAVIA e definisce un nuovo standard di adesione per i cementi resina, con una forza di adesione alla dentina tramite autopolimerizzazione pari al nostro gold standard, l'adesivo fotopolimerizzabile CLEARFIL SE BOND.

 

PANAVIA V5 è in grado di offrire un'adesione elevata non solo all'idrossiapatite, ma anche ai metalli e alla zirconia. Può essere utilizzato per tutte le indicazioni di cementazione clinica, comprese corone, faccette, inlay/onlay, ponti, corone/pilastri implantari e perni. Con PANAVIA V5, la procedura da eseguire prima della cementazione della protesi è sempre la stessa: irruvidire e applicare il primer sulla protesi, applicare il primer sul dente e applicare il cemento sulla protesi.

 

 

Stabilità estetica della tinta 

Quando si tratta di mantenere la gradazione cromatica nella cementazione estetica, i tradizionali cementi compositi tendono a scolorire con il tempo. Con PANAVIA V5, Kuraray Noritake Dental presenta una pasta priva di ammina disponibile in cinque tinte - Universal (A2), Clear, Brown (A4), White e Opaque (solo nella modalità autopolimerizzante) - per le quali è stato scientificamente provato un ridotto livello di variazione cromatica successiva a polimerizzazione rispetto ai cementi amminici. Inoltre, la nuova pasta prova PANAVIA V5 permette di simulare con precisione la colorazione della cementazione prima di eseguirla. Nell'ambito del costante impegno di Kuraray Noritake Dental per raggiungere un livello di adesione eccellente, questa combinazione permette di ottenere una stabilità duratura e un'estetica naturale della colorazione del cemento dopo la polimerizzazione.

 

PANAVIA V5 Tooth Primer

È stato scientificamente provato che quasi tutti i cementi resina a doppia polimerizzazione disponibili sul mercato necessitano di fotopolimerizzazione per raggiungere una forza di adesione accettabile. Grazie all'intensa attività di ricerca e sviluppo di Kuraray Noritake Dental, PANAVIA V5 Tooth Primer basato sul monomero MDP contiene un nuovo catalizzatore che risolve questo problema. Si tratta di un catalizzatore che produce un processo di polimerizzazione accelerato dal momento in cui il cemento entra in contatto con il primer che, a sua volta, produce un elevato livello di conversione da monomero a polimero. PANAVIA V5 rappresenta una pietra miliare in fatto di adesione, poiché offre una maggiore forza adesiva a tutte le strutture dentali, anche quando impiegato nella modalità autopolimerizzazione.

 

Applicazione del primer CLEARFIL CERAMIC PRIMER PLUS

PANAVIA V5 è concepito per essere utilizzato in associazione a CLEARFIL CERAMIC PRIMER PLUS, un primer universale stabile che contiene sia l'esclusivo monomero MDP di Kuraray Noritake Dental, sia un monomero a base di silano. Questo fa sì che possa aderire a tutte le ceramiche a base di silicati (incluso il disilicato di litio), alla zirconia, ai compositi e ai metalli. Offre forze di adesione eccellenti a tutti questi materiali, nonché un'eccezionale semplicità procedurale.

 

Per maggiori informazioni su come integrare PANAVIA V5 nel flusso di lavoro restaurativo, consultare la pagina www.kuraraynoritake.eu/it/panavia-v5.html

Cementazione dei restauri in zirconia - Rapporto del Congresso ACTA

Cementazione adesiva affidabile dei restauri in zirconia

10-Methacryloyloxydecyl dihydrogen phosphate suona come uno scioglilingua per chi non è un chimico di professione. Per questo, nella comunicazione quotidiana si usano le tre iniziali per fare riferimento a questo monomero adesivo: MDP. MDP è indispensabile nel settore dell'odontoiatria. Per esempio, senza MDP non è possibile effettuare una cementazione adesiva affidabile dei restauri in zirconia. Questo monomero adesivo è stato sviluppato da Kuraray nel 1981.

 

I 3 requisiti essenziali dei restauri indiretti

Nell’odontoiatria moderna, i restauri indiretti devono soddisfare tre requisiti essenziali.

Prima di tutto, devono essere risparmiati i tessuti dentali. Significa che la prima scelta non cadrà mai su una corona completa, perché per un restauro di questo tipo deve essere sacrificato circa il 70% del tessuto dentale. Le corone complete, però, rappresentano spesso la soluzione ideale per la loro ritenzione meccanica. Ma, dato che la ritenzione ottenuta con la cementazione adesiva è ora sufficientemente affidabile, la scelta dovrebbe cadere più frequentemente su un restauro meno invasivo. Si può, ad esempio, optare per un restauro in zirconia, che, combinato con la sabbiatura preliminare tipica di un restauro adesivo, rappresenta l’opzione più adatta proprio grazie al monomero MDP.

Il secondo criterio di un restauro indiretto è la durata. La qualità di un restauro è principalmente associata alla resistenza alla flessione del materiale del restauro. Sebbene sia ormai chiaro che la zirconia offre le migliori prestazioni in termini di durata, va sottolineato che anche il metodo di cementazione contribuisce in modo significativo alla durata di una faccetta, di un inlay, di un onlay, di un ponte adesivo o altro, che oggi possono essere realizzati in zirconia.

 

KATANA Zirconia UTML

 

KATANA Zirconia STML

 

KATANA Zirconia ML

 

L'estetica è il terzo requisito di un restauro indiretto moderno. Ormai la zirconia ha preso il sopravvento sulla metallo ceramica; i materiali full-ceramic rappresentano il presente. La zirconia ha ancora una reputazione relativamente limitata in termini di estetica, a causa del colore troppo bianco dei primissimi risultati, che risalgono agli inizi del secolo. Al momento, sono disponibili diversi tipi di zirconia con varie gradazioni di translucenza; esistono anche le cosiddette varietà multistrato (KATANA Zirconia ML, STML e UTML by Kuraray Noritake), che non devono più essere ceramizzate in modo classico. Si può ovviamente optare per una ceramizzazione, ma ormai è prevalente quella parziale. Uno dei risultati di una struttura multistrato è che la trasparenza è maggiore nell'area incisale rispetto all'area cervicale, come negli elementi naturali; la luce cade attraverso il margine incisale, ma viene bloccata nell'area di transizione del restauro. Con un materiale in zirconia moderno, come KATANA Zirconia ML, la trasparenza variabile è combinata con un gradiente del colore naturale, dall’elemento cervicale a quello incisale. In un determinato colore, per esempio A1, la zona di transizione ha la tonalità di dentina Body corrispondente e, attraverso due sfumature di transizione, passa all'incisale nel colore di smalto più adeguato.

 

Veneer realizzate con KATANA Zirconia UTML e caratterizzate con CERABIEN ZR External Stain.

 

Superficie

I nuovi materiali in zirconia stanno cambiando le modalità di lavoro degli odontotecnici, come ben illustrato dall'esperienza di Daniele Rondoni, odontotecnico rinomato. Daniele Rondoni lavora nel suo laboratorio di Savona e si è specializzato nell'uso della tecnica della multistratificazione su ceramica. Secondo la sua filosofia, la scelta dei materiali per un restauro deve essere così ampia da consentire di realizzare soluzioni personalizzate. Rondoni è anche convinto che ci sarà ancora spazio per la ceramica cotta su un nucleo di disilicato di litio o di zirconia. Ceramizzando, infatti, l’odontotecnico può modificare la struttura della superficie di un restauro estetico per conferire, per così dire, una certa età al restauro stesso.

Per quanto riguarda la struttura della superficie, il fatto che il materiale consenta la lucidatura del piano occlusale è fondamentale per contrastare l'abrasione dell'antagonista e mantenere inalterato l'equilibrio occlusale. A questo proposito, la durezza del materiale selezionato non è il fattore principale; molto più importanti sono la levigatezza e la resistenza della superficie.

 

Resistenza alla flessione

Durante la selezione di un materiale per i restauri, l’odontotecnico può optare per KATANA Zirconia UTML per veneer o corone anteriori, una zirconia con una traslucenza paragonabile a quella del dente naturale. La translucenza del materiale è particolarmente importante nel caso di un restauro anteriore che deve essere inserito tra elementi naturali senza difetti, una situazione che, ade esempio, si verifica spesso dopo traumi nei quadranti anteriori. Un restauro di questo genere eseguito con KATANA Zirconia UTML si armonizza con i denti naturali adiacenti, anche perché questo tipo di zirconia non conferisce quell’aspetto bianco spesso tipico delle corone anteriori. I moderni materiali estetici in zirconia cubica vengono sinterizzati a una temperatura di 1.550°. Questa temperatura viene mantenuta per due ore. L’odontotenico deve tenere presente che questa temperatura differisce dalla temperatura di sinterizzazione per KATANA Zirconia High Translucent Multi- Layered (1.500 °C). Con quest'ultimo prodotto, si possono realizzare ponti di grandi dimensioni, mentre i ponti realizzati con KATANA Zirconia Super Translucent Multi-Layer rimangono limitati ad un massimo di tre elementi. KATANA Zirconia UTML può essere impiegato per piccoli ponti anteriori (max. 3 elementi), ma è più adatto per corone e veneer anteriori. Il motivo è che la resistenza alla flessione di questi materiali estetici in zirconia è inferiore a quella della zirconia standard, la cui resistenza alla flessione (1.125 MPa) è sufficiente per la produzione di ponti estesi. La resistenza alla flessione delle varietà di zirconia di forte impatto estetico (circa 750 MPa per STML e 550 MPa per UTML) è decisamente sufficiente a garantire la durata dei restauri estetici singoli e dei ponti di piccole dimensioni.

 

Spessore minimo della parete di KATANA*

* Mantenere uno spessore di 0,8 mm di ceramica pressata in tutte le aree. Durante la lavorazione della zirconia, lo spessore minimo deve essere almeno 0,4 mm.

 

Preparazione

La resistenza alla flessione non è l'unico fattore decisivo per la durata, anche il metodo scelto per la preparazione è essenziale per le proprietà di questo materiale. È necessario preparare un margine a spalla, senza finitura a lama di coltello, senza spalla profonda e, ovviamente, senza sottosquadri. Poiché i restauri vengono fissati con l'adesivo, nella preparazione non vi devono essere pareti o scanalature parallele, mentre i bordi affilati e le transizioni devono essere arrotondati. Se però è stata fatta una preparazione per una corona anatomica, si consiglia di accertarsi che non vi sia una differenza sostanziale in altezza tra il contorno vestibolare e quello palatale/linguale.

Quando si usano i nuovi materiali in zirconia, per una veneer nell’area incisale e cervicale, occorre rimuovere uno spessore di 0,4 - 0,8 mm, mentre per il piano labiale è necessario solo uno spessore di 0,5 mm, per risparmiare il tessuto dentale. Anche per gli inlay, è sufficiente 1 mm per ottenere un risultato duraturo. Se l’inlay viene esteso ad un onlay, uno spessore di 1 mm è sufficiente anche per l'area in cui le cuspidi sono coperte. Per una corona piena nelle parti laterali, occorre mantenere uno spazio di almeno 1 mm, che deve essere mantenuto anche per le pareti verticali della preparazione.

 

Fissaggio adesivo

È già stata proposta un'ampia gamma di possibilità per cementare in modo duraturo i restauri a base di zirconia. Tutte queste opzioni sono state anche ampiamente studiate; secondo il Prof. Matthias Kern, non occorrono ulteriori ricerche per determinare la migliore procedura di cementazione. Questo scienziato e professionista, che attualmente lavora all'Università di Kiel (Germania), si occupa di cementazione adesiva della zirconia da quasi vent'anni. Basandosi sulla sua vasta esperienza, Kern è convinto che per una cementazione affidabile della zirconia si debbano seguire tre criteri essenziali. Innanzitutto, per l’operazione è necessario applicare una diga in gomma, il che, ovviamente, risulta più facile per i restauri parziali che per i restauri totali. Mantenere la preparazione limitata non è utile solo perché permette di mantenere intatto il tessuto dentale. Il secondo criterio è che si deve ottenere un'adesione micro-meccanica. Nel caso dei restauri in zirconia, questo significa che occorre sabbiare la superficie. Il terzo criterio è l’adesione chimica.

Sulla base di una vasta ricerca, Kern è pienamente convinto che si possa ottenere l'adesione chimica solo utilizzando il monomero MDP. La sua prima pubblicazione su questo argomento risale al 1998. Con PANAVIA di Kuraray, che in effetti conteneva MDP, dopo la sabbiatura, si poteva ottenere un legame tra una resina sintetica e la zirconia.

 

Sabbiatura

I dentisti e gli odontotecnici sembrano alquanto restii a usare la sabbiatura*, come testimonia l’ampia ricerca condotta nel tentativo, per il momento senza risultato, di trovare un'alternativa. Si è provato, per esempio, a fondere uno strato di silice sulla zirconia per migliorare l’adesivo; secondo Kern, però, i risultati di questa procedura (come il metodo Rocatec) sono stati deludenti. Anche la silanizzazione di un restauro in zirconia si è rivelata inefficace, perché la zirconia non reagisce al silano convenzionale. I dentisti che vogliono ottenere una cementazione durevole per i restauri in zirconia non hanno altra scelta che l'acquisto di una sabbiatrice. La sabbiatura può essere effettuata in una cabina di isolamento di piccole dimensioni, per impedire che l'area circostante nell’ambulatorio venga compromessa. Kern consiglia di effettuare la sabbiatura ad una pressione di 1 bar, in modo che la superficie da incollare diventi piuttosto ruvida, senza che questo sia visibile a occhio nudo. Ovviamente, la parte del restauro che non richiede l’adesivo (come l'esterno di una corona anatomica o di una veneer) deve essere protetta dall'effetto della sabbiatura. Si consiglia anche di applicare un colorante (pennarello impermeabile) sull’area da sabbiare prima di procedere. Il colore, che scompare durante la sabbiatura, consente di verificare che l’intera superficie adesiva sia stata effettivamente sabbiata.

La sabbiatura dell'ossido di zirconia a bassa pressione è essenziale per un’adesione efficace. La combinazione di sabbiatura e MDP assicura sia l'adesione meccanica alla micro-rugosità sia l’adesione chimica tra il biossido di zirconia e il monomero MDP. Numerose ricerche corroborano l’efficacia di questo metodo.

 

* Per molto tempo si presumeva che la struttura tetragonale e/o cubica potesse tornare a uno stato monoclinico a causa della sabbiatura, per cui si sarebbe potuta verificare una frattura dovuta all’espansione. La sabbiatura con particelle di ossido di alluminio delle dimensioni massime di 50 micron e una pressione d'aria massima di 2,5 bar non provoca, tuttavia, alcun danno.

** La pressione dell’aria è diversa da quella raccomandata dal produttore.

 

Monomero adesivo

Dopo la sabbiatura, si può scegliere di pulire la superficie del restauro con alcool. Se, per esempio, l'alcool viene contaminato da residui della saliva, l'effetto sarà nullo, perché anche la superficie sabbiata potrebbe risultare contaminata. Se si fa uso del monomero MDP, la scelta della procedura di fissaggio è relativamente semplice. Questo monomero adesivo è stato sviluppato nel 1981 da Kuraray per migliorare la resistenza adesiva all’idrossiapatite; da allora il monomero MDP ha dimostrato la sua efficacia, volta dopo volta. Il monomero MDP non è presente nei cementi vetroionomerici che, data la loro praticità, sono talvolta utilizzati anche per la cementazione di restauri di zirconia. Kern lancia un avvertimento: da tutti gli studi si evince che i cementi compositi contenenti MDP offrono i risultati più duraturi. Il cemento, per così dire, più antico e noto di questa categoria è PANAVIA EX, introdotto nel 1983. Il nuovo PANAVIA V5 è stato recentemente presentato come il cemento ideale per tutti i casi di cementazione perché la procedura da seguire è predicibile. Tutti i cementi e gli adesivi prodotti da Kuraray Noritake contengono MDP.

Forse perché ha condotto la sua ricerca nel Maryland per due anni, Kern ha registrato risultati notevoli con ponti Maryland cementati con adesivo (ponti adesivi). È anche evidente che, nella maggior parte dei casi, un ponte adesivo ad ala singola funziona meglio. Per esempio, se cementato con un adesivo contenente MDP (e sostituendo un incisivo laterale superiore), un ponte adesivo in zirconia ad ala singola può rimanere in posizione fino a un massimo di 20 anni, con soddisfazione del dentista e del paziente. Questo tipo di restauro, con una percentuale di sopravvivenza del 95,2%, può essere qualificato anche come restauro permanente. Lo stesso vale per un ponte onlay in zirconia.

Sabbiatura e MDP: la giusta formula per creare un’adesione duratura sui restauri in zirconia.

 

Il fissaggio adesivo della zirconia

L’adesione affidabile alla zirconia è una realtà. La gamma di cementi di Kuraray Noritake offre la soluzione.
Scopri l'ecosistema PANAVIA: tecnologie integrate per la semplificazione della cementazione.
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Autori:

Odt. Daniele Rondoni

Istruttore internazionale Kuraray Noritake, proprietario di laboratorio odontotecnico a Savona.

 

 

Prof. Matthias Kern

Università Christian-Albrechts

La cementazione adesiva delle faccette in porcellana con Panavia V5

Rapporto clinico

Autore: Paul de Kok, Clinica di Parodontologia di Amsterdam/ACTA
Centro universitario di odontoiatria di Amsterdam, Paesi Bassi

 

Foto 1

 

Il paziente

Joris si è presentato alla clinica con due strutture incisive composite scolorite ai numeri 11 e 21 (foto 1). Questi elementi vitali erano stati danneggiati in seguito a un trauma dentale subito in giovanissima età. Il paziente non era soddisfatto dell’estetica dei restauri, né della forma generale o del colore dei due elementi. Per questo motivo si è quindi deciso di ricoprire i numeri 11 e 21 con faccette di porcellana.

 

Foto 2

 

La preparazione

Per non sacrificare troppo tessuto dentale sano ma, nel contempo, creare spazio sufficiente per la porcellana, si è scelta una preparazione con una riduzione incisale di 1,5 mm e una riduzione buccale di 0,5 mm. A questo proposito è stata utilizzata una cosiddetta taglierina, una punta da trapano in diamante con incavi profondi 0,5 mm (foto 2).

 

Foto 3

 

Per adattare la forma della linea mediana alle nuove faccette, il taglio è stato effettuato centralmente, attraverso il punto di contatto. Sul piano distale, il taglio è stato interrotto prima del punto di contatto. La spalla sottile è stata posta in posizione equigengivale, per ottenere un campo operativo asciutto senza danneggiare la gengiva.

 

La preparazione è stata poi completata con punte in diamante finissime e dischi di lucidatura. I restauri compositi presenti, correntemente collegati, sono stati lasciati in sito (foto 3).

 

Foto 4

 

Dato lo spessore sottile delle faccette trasparenti, il colore degli elementi tagliati era molto importante. Per determinare il colore dei nuclei si è utilizzato il disco cromatico Natural Die (foto 4). Infine, sono state prese le impronte. I restauri temporanei sono stati fissati con mordenzatura in 4 piccoli punti e adesivo.

 

Foto 5

 

Cementazione

Per ottenere un connubio di estetica e resistenza adeguata, per questo paziente sono stati scelti restauri in disilicato di litio, che sono stati cotti nella cavità buccale. Prima di procedere alla cementazione, è stata effettuata una verifica delle dimensioni e dell'integrità marginale delle faccette, dei punti di contatto, dell’occlusione/articolazione e dell'estetica. Successivamente, è stato determinato il colore corretto del cemento testando i vari colori di Try-in Paste sotto le faccette; Universal (A2) è risultato essere il colore più adatto. Gli elementi sono stati in seguito lucidati con pomice e le faccette sono state pulite con alcool; dopo di che, gli elementi da 14 a 24 anni sono stati coperti da un cofferdam. Sul primo elemento da cementare è stato posto un morsetto a livello degli incisivi. Sono state verificate ancora una volta le dimensioni della faccetta per assicurarsi che non venisse a trovarsi a contatto con il cofferdam o con il morsetto e che il campo operativo della preparazione fosse completamente asciutto (foto 5). 

 

Foto 6

 

La faccetta è stata mordenzata con fluoruro di idrogeno al 9% (foto 6) per 20 secondi per ottenere una buona adesione micro-meccanica.

 

Foto 7

 

Quindi è stata lavata con acqua per 20 secondi, prima di essere neutralizzata in una soluzione contenente polvere di ceramica neutralizzante. Sulla faccetta è stato poi applicato Clearfil Ceramic Primer Plus. In questo modo si ottiene una buona adesione chimica tra la faccetta e il cemento composito, grazie al silano e al monomero MDP. Gli elementi adiacenti sono stati separati mediante una striscia trasparente; dopo di che la preparazione è stata mordenzata con acido fosforico al 35% (foto 7). Dopo un completo risciacquo con acqua, è stato applicato Tooth Primer, che è stato asciugato con aria dopo averlo lasciato agire per 20 secondi. 

 

Foto 8

 

Successivamente, sulla faccetta è stato applicato uno strato sottile di cemento Panavia V5. La faccetta è stata posizionata sulla preparazione con una leggera pressione. Il materiale in eccesso lungo i margini è stato rimosso con un micropennello. Il cemento a livello buccale e palatale è stato fotopolimerizzato per 5 secondi. Gli ultimi resti di materiale sono stati rimossi con un raschietto affilato e filo interdentale. In seguito, per evitare l’inibizione dell’ossigeno durante la polimerizzazione è stato applicato gel di glicerina. Infine, il cemento è stato fotopolimerizzato su entrambi i lati per 20 secondi; il gel di glicerina è stato lavato via e i bordi sono stati rifiniti con una pietra composita. Dopo il posizionamento della prima faccetta, il morsetto della diga di gomma è stato spostato all'elemento adiacente in modo da poter procedere alla cementazione della seconda faccetta. Anche le dimensioni della seconda faccetta sono state prima controllate. La faccetta è stata pre-trattata e cementata in modo identico alla prima (foto 8).

 

Foto 9

 

Il risultato

Dopo qualche settimana è stato effettuato un controllo delle faccette (foto 9).

 

Abbildung 10

 

Il paziente era molto soddisfatto dell’estetica dei due incisivi centrali. Le transizioni dal dente al restauro erano invisibili e la gengiva era sana. La trasparenza, la struttura superficiale e la luminosità sono adatte agli elementi adiacenti e al sorriso del paziente (foto 10).  

 

Dentista:

 

Paul de Kok, Clinica di Parodontologia di Amsterdam, Paesi Bassi 

Paul de Kok ha studiato odontoiatria presso il centro universitario ACTA ed è un dentista autorizzato presso la Clinica di Parodontologia di Amsterdam, Paesi Bassi, dove tratta i pazienti affetti da problemi estetici e con restauri insoddisfacenti. Paul de Kok insegna anche odontoiatria dei restauri indiretti presso la Facoltà di Anatomia Funzionale Orale dell’ACTA e svolge attività di ricerca presso il dipartimento di Scienze dei Materiali. Tiene anche conferenze su questo argomento, sia a livello nazionale che internazionale.

 

Odontotecnico: Eric van der Winden, Oral Design Centre, Paesi Bassi

 

PAUL DE KOK HA USATO IL PRIMER CERAMICO CLEARFIL PLUS E PANAVIA V5 PER IL SUO CASO CLINICO

 

CLEARFIL Universal Bond Quick - l'evoluzione degli adesivi

Nel 1978 Kuraray Noritake Dental introduce CLEARFIL BOND SYSTEM F, il primo sistema adesivo "total-etch". Grazie a prodotti rinomati quali il primer automordenzante e agente adesivo CLEARFIL SE BOND e la famiglia di cementi resina adesivi PANAVIA, l'azienda ha proseguito lo sviluppo di nuove soluzioni basate su attività di ricerca e sviluppo supplementari. Proseguendo nella sua tradizione di lanciare nuove tendenze nel settore dentale, Kuraray Noritake Dental è orgogliosa di presentare CLEARFIL Universal Bond Quick, il nuovo e innovativo adesivo universale, che garantisce risultati affidabili e duraturi nel tempo in modo istantaneo senza tempi di attesa, frizionamento prolungato e applicazione di strati multipli. Basta applicarlo e procedere con il passo successivo.

 

CLEARFIL Universal Bond Quick rappresenta un'evoluzione negli adesivi dentali. Indipendentemente dalla tecnica usata, garantisce risultati eccellenti in tempi brevissimi.

 

La nuova frontiera degli agenti adesivi

Il nuovo adesivo garantisce l'adesione in un solo passaggio e può essere usato in tutte le modalità di mordenzatura: self-etch, selective-etch e total-etch. A differenza degli altri adesivi universali, assicura un risultato efficace sulla dentina nella modalità total-etch, indipendentemente dalle condizioni di umidità della dentina, e aderisce a quasi tutti i substrati dentali rendendo superflua l'applicazione di altri primer. I nostri clienti stanno già elogiando la capacità adesiva del nuovo prodotto definendola un "cambiamento radicale" e "sbalorditiva". CLEARFIL Universal Bond Quick è l'adesivo preferito dai dentisti all'avanguardia, che presenta tutti i vantaggi di un adesivo universale senza nessuno svantaggio.

 

Tecnologia ad adesione rapida

CLEARFIL Universal Bond Quick è studiato per essere meno sensibile alla tecnica di applicazione rispetto ad altri adesivi mono-passaggio disponibili sul mercato grazie alla tecnologia dei monomeri di Kuraray Noritake Dental. A differenza di altri adesivi basati su monomeri "lenti", quindi con un tempo di penetrazione relativamente lungo, CLEARFIL Universal Bond Quick combina il nostro monomero MDP brevettato con monomeri idrofili a base di ammidi che, come è stato scientificamente dimostrato, assicurano un'adesione più forte e più stabile. In questo modo, dopo la polimerizzazione, questo nuovo sistema adesivo universale penetra nella dentina più rapidamente e con risultati migliori, assicurando un sigillo della cavità resistente e impermeabile. La tecnologia ad adesione rapida di Kuraray Noritake Dental assicura stabilità e resistenza all'umidità, rendendo le procedure di restauro più semplici e predicibili che mai.

 

 

CLEARFIL Universal Bond Quick crea un sottile strato di film (5–10 μm) per un'ottima estetica con il minimo rischio di discolorazione sui margini del restauro. Inoltre, aumenta il comfort postoperatorio dei pazienti eliminando la sensibilità. Con risultati come questi, è evidente che questo adesivo offre risultati ottimali sia per il dentista sia per il paziente.

Come la tecnologia ad adesione rapida cambia gli adesivi universali per odontoiatria

Gran parte del successo dell'adesivo di Kuraray Noritake Dental dipende dal monomero MDP originale (10-Methacryloyloxydecyl dihydrogen phosphate). Dopo aver depositato la domanda di brevetto nel 1981, abbiamo iniziato a sfruttare le eccezionali proprietà di adesione chimica del monomero, l'idrossiapatite e i metalli in PANAVIA EX, il nostro primo cemento resina adesivo, e nel nostro adesivo CLEARFIL SE BOND. Dopo anni di ricerca e sviluppo, siamo riusciti a combinare il monomero MDP con i monomeri idrofili a base di ammidi creando una tecnologia ad adesione rapida.

 

Il nostro nuovo sistema adesivo universale CLEARFIL Universal Bond Quick si basa su questa tecnologia assicurando un'adesione durevole in modo più rapido ed efficace, oggi più che mai. Sulla base dei successi passati nel fornire soluzioni ottimali, questa nuova tecnologia rappresenta ciò che Kuraray Noritake Dental sa fare meglio: innovare e sviluppare nuovi prodotti, sempre migliori.

 

Adesione su dentina

L'adesione a un substrato dentinale può presentare qualche difficoltà, in quanto l'adesivo deve essere in grado di penetrare nella dentina. Il fatto che molti altri adesivi si basino su monomeri ad azione lenta significa che la penetrazione nello strato di dentina avviene lentamente. L'uso di monomeri a base di ammidi per la tecnologia ad adesione rapida conferisce a CLEARFIL Universal Bond Quick proprietà idrofile superiori rispetto ai monomeri tradizionali, come HEMA, consentendo una penetrazione negli strati di dentina più rapida ed efficace. In questo modo si elimina il tempo di attesa tra l'applicazione dell'adesivo e l'asciugatura con aria, garantendo un sigillo di cavità completamente impermeabile dopo la fotopolimerizzazione. Grazie alla tecnologia ad adesione rapida, con CLEARFIL Universal Bond Quick l'adesione può essere eseguita in modo semplice ed efficace con l'ulteriore garanzia di risultati clinici predicibili.

Basso assorbimento di acqua

Quando si tratta di adesione sulla dentina, il livello di assorbimento dell'acqua nella matrice organica dell'adesivo è un indicatore chiave di un successo a lungo termine. È stato dimostrato che un elevato tasso di assorbimento rappresenta un fattore primario nel progressivo degrado fisico dell'adesione, che può predisporre allo sviluppo di carie secondarie. Potenzialmente, grazie sia alle elevate proprietà reticolanti dei monomeri a base di ammidi impiegati nella nostra tecnologia ad adesione rapida, sia all'uso di un sale MDP-Ca praticamente insolubile, CLEARFIL Universal Bond Quick presenta un basso tasso di assorbimento dell'acqua. Di conseguenza, l'adesione ottenuta con questo adesivo risulta più stabile e resistente al degrado idrolitico.

 

Adesione estetica

La tecnologia ad adesione rapida costituisce la base per un'adesione eccellente, e non solo. Con uno strato sottile del film di soli 5–10 μm, con CLEARFIL Universal Bond Quick i risultati estetici sono evidenti. Grazie ai densi legami incrociati del reticolo polimerico, la tecnologia ad adesione rapida è in grado di rafforzare la stabilità di questo strato assicurando una buona resistenza allo scolorimento.

 

Come motore trainante del successo di CLEARFIL Universal Bond Quick, la tecnologia ad adesione rapida rappresenta un ulteriore passo in avanti per Kuraray Noritake Dental. E per finire, le procedure di adesione sono adesso più affidabili e veloci con risultati uniformi e duraturi nel tempo.

Comment la technologie d’adhérence rapide change les systèmes de collage dentaire universels

Le succès de l’adhésif Kuraray Noritake Dental s’explique en grande partie par la singularité de notre monomère MDP (10-Méthacryloyloxydécyl dihydrogène phosphate) développé à l’origine. Une fois la demande de brevet déposée en 1981, nous avons commencé à utiliser ses excellentes propriétés d’adhésion chimique à l’hydroxyapatite et aux métaux dans PANAVIA EX, notre premier ciment composite, ainsi que dans notre adhésif CLEARFIL SE BOND. Grâce à un processus de recherche et de développement approfondi, nous avons pu combiner notre monomère MDP avec des monomères amide hydrophiles pour créer une technologie d’adhérence rapide.

 

Notre nouveau système adhésif universel CLEARFIL Universal Bond Quick s’appuie sur cette technologie pour offrir une adhérence durable, plus rapide et plus facile que jamais. Forte des succès passés, cette nouvelle technologie incarne ce que Kuraray Noritake Dental sait faire de mieux — innover et concevoir des produits nouveaux et optimisés.

 

Collage sur dentine

Le collage sur un substrat tel que la dentine peut être difficile car l’adhésif doit pouvoir pénétrer dans cette dernière. Bien d’autres adhésifs reposent sur des monomères à migration lente, impliquant une pénétration lente dans la couche de la dentine. L’utilisation de monomères amide – technologie de liaison rapide – confère au CLEARFIL Universal Bond Quick des propriétés hydrophiles supérieures à celles des monomères traditionnels, tels que l’HEMA, ce qui lui permet de pénétrer plus rapidement et plus efficacement dans la dentine. Ainsi, il n’y a plus à attendre entre l’application de l’adhésif et le séchage et il se crée un joint étanche sur la cavité après photopolymérisation. Grâce à cette technologie d’adhérence rapide, les dentistes peuvent appliquer CLEARFIL Universal Bond Quick facilement et efficacement tout en étant assurés d’obtenir des résultats cliniques prévisibles.

Faible risque d’absorption d’eau

Dans le cadre de l’adhérence dentinaire, le niveau d’absorption d’eau dans la matrice organique est un indicateur clé du succès à long terme. Un taux élevé d’absorption s’avère un important facteur de détérioration physique progressive des collages, ce qui peut conduire à des caries secondaires. En principe, CLEARFIL Universal Bond Quick présente un faible taux d’absorption d’eau, en raison des propriétés de réticulation élevées des monomères amide utilisés dans notre technologie de liaison rapide et de l’utilisation de sel Ca-MDP quasi insoluble. Par conséquent, les collages créés via cet adhésif sont plus stables et résistants à la dégradation hydrolytique.

 

Collage esthétique

La technologie de liaison rapide permet non seulement d’atteindre l’excellence en termes d’adhérence, mais avec son film de 5 à 10 μm d’épaisseur, CLEARFIL Universal Bond Quick présente aussi un atout esthétique évident. Grâce aux réticulations denses précitées de son réseau de polymères, cette technologie permet de renforcer la stabilité du film tout en assurant une résistance à la décoloration.

 En véritable moteur, CLEARFIL Universal Bond Quick propulse Kuraray Noritake Dental vers l’avenir. Il existe enfin des collages plus rapides et plus fiables promettant des résultats cohérents et durables.

So verändert die Rapid-Bond-Technologie den Bereich der dentalen Universaladhäsive

Die Adhäsive von Kuraray Noritake Dental haben ihren Erfolg überwiegend dem ursprünglich entwickelten MDP-Monomer (10-Methacryloyloxydecyl-Dihydrogenphosphat) zu verdanken. Mit dem Patent im Jahr 1981 begannen wir damit, die exzellenten chemischen Hafteigenschaften des Monomers mit Hydroxyapatit und verschiedenen Metallen zu verbinden. Das Ergebnis: der erste adhäsive Harzzement PANAVIA EX und das Adhäsiv CLEARFIL SE BOND. Im Rahmen eines umfangreichen Forschungs- und Entwicklungsprozesses gelang es uns, das MDP-Monomer mit hydrophilen Amidmonomeren zu kombinieren – die Rapid-Bond-Technologie war geboren.

 

Unser neues Universaladhäsivsystem CLEARFIL Universal Bond Quick, das auf ebendieser Technologie aufbaut, steht für eine Haftwirkung, die sich schneller und müheloser realisieren lässt als jemals zuvor. Aufbauend auf unseren bestehenden Erfolgen bei der Entwicklung immer besserer Lösungen verkörpert diese neue Technologie genau das, was wir bei Kuraray Noritake Dental am besten können: Innovation und ständige Verbesserung unserer Produkte.

Dentin-Haftvermittlung

Bei Substraten wie Dentin kann die Haftvermittlung unter Umständen schwierig sein, da das verwendete Adhäsiv in der Lage sein muss, das Dentin zu durchdringen. Viele andere Adhäsive beruhen auf langsamen Monomeren, d.h. sie dringen nur langsam in die Dentinschicht ein. Bei der Rapid-Bond-Technologie dagegen kommen Amidmonomere zum Einsatz, die CLEARFIL Universal Bond Quick im Vergleich zu herkömmlichen Monomeren, darunter HEMA, überragende hydrophile Eigenschaften verleihen. Damit vermag CLEARFIL das Dentin besonders schnell und effektiv zu durchdringen. Die Wartezeit zwischen der Applikation und der Lufttrocknung entfällt – die Kavität ist nach der Lichthärtung dicht und zuverlässig versiegelt. Die Rapid-Bond-Technologie realisiert die Haftwirkung mit CLEARFIL Universal Bond Quick bequem und effizient bei vorhersehbaren klinischen Outcomes.

Geringe Wasserabsorption

Bei der Dentinhaftvermittlung ist das Ausmaß der Wasserabsorption ein wichtiges Anzeichen für den langfristigen Erfolg. Ein hoher Absorptionsgrad hat sich dabei als entscheidender Faktor bei der allmählichen physischen Auflösung der organischen Verbindung erwiesen, durch die es dann zu Sekundärkaries kommen kann. Neben der ausgeprägten Vernetzbarkeit der Amidmonomere, die bei unserer Rapid-Bond-Technologie zum Einsatz kommen, trägt auch der Einsatz von schwerlöslichem Ca-MDP-Salz dazu bei, dass CLEARFIL Universal Bond Quick potenziell eine geringe Wasserabsorptionsrate hat. Daher sind die entsprechenden Verbindungen stabiler und gegenüber hydrolytischem Abbau weniger empfindlich.

 

Ästhetische Verbindungen

Die Rapid-Bond-Technologie sorgt nicht nur für hervorragende Haftergebnisse. Durch die geringe Filmstärke von nur 5 bis 10 µm ist CLEARFIL Universal Bond Quick auch ästhetisch sehr ansprechend. Dank der dichten Polymervernetzung kann nur die Rapid-Bond-Technologie diese Schicht zusätzlich stabilisieren und gegen Verfärbung unempfindlich machen.

 

Als Herz von CLEARFIL Universal Bond Quick verkörpert die Rapid-Bond-Technologie den nächsten Schritt für Kuraray Noritake Dental – sind doch nun endlich schnellere und verlässlichere Adhäsiv-Verfahren mit beständigen und nachhaltigen Ergebnissen möglich.

So verändert die Rapid-Bond-Technologie den Bereich der dentalen Universaladhäsive

Die Adhäsive von Kuraray Noritake Dental haben ihren Erfolg überwiegend dem ursprünglich entwickelten MDP-Monomer (10-Methacryloyloxydecyl-Dihydrogenphosphat) zu verdanken. Mit dem Patent im Jahr 1981 begannen wir damit, die exzellenten chemischen Hafteigenschaften des Monomers mit Hydroxyapatit und verschiedenen Metallen zu verbinden. Das Ergebnis: der erste adhäsive Harzzement PANAVIA EX und das Adhäsiv CLEARFIL SE BOND. Im Rahmen eines umfangreichen Forschungs- und Entwicklungsprozesses gelang es uns, das MDP-Monomer mit hydrophilen Amidmonomeren zu kombinieren – die Rapid-Bond-Technologie war geboren.

 

Unser neues Universaladhäsivsystem CLEARFIL Universal Bond Quick, das auf ebendieser Technologie aufbaut, steht für eine Haftwirkung, die sich schneller und müheloser realisieren lässt als jemals zuvor. Aufbauend auf unseren bestehenden Erfolgen bei der Entwicklung immer besserer Lösungen verkörpert diese neue Technologie genau das, was wir bei Kuraray Noritake Dental am besten können: Innovation und ständige Verbesserung unserer Produkte.

 

Dentin-Haftvermittlung

Bei Substraten wie Dentin kann die Haftvermittlung unter Umständen schwierig sein, da das verwendete Adhäsiv in der Lage sein muss, das Dentin zu durchdringen. Viele andere Adhäsive beruhen auf langsamen Monomeren, d.h. sie dringen nur langsam in die Dentinschicht ein. Bei der Rapid-Bond-Technologie dagegen kommen Amidmonomere zum Einsatz, die CLEARFIL Universal Bond Quick im Vergleich zu herkömmlichen Monomeren, darunter HEMA, überragende hydrophile Eigenschaften verleihen. Damit vermag CLEARFIL das Dentin besonders schnell und effektiv zu durchdringen. Die Wartezeit zwischen der Applikation und der Lufttrocknung entfällt – die Kavität ist nach der Lichthärtung dicht und zuverlässig versiegelt. Die Rapid-Bond-Technologie realisiert die Haftwirkung mit CLEARFIL Universal Bond Quick bequem und effizient bei vorhersehbaren klinischen Outcomes.

Geringe Wasserabsorption

Bei der Dentinhaftvermittlung ist das Ausmaß der Wasserabsorption ein wichtiges Anzeichen für den langfristigen Erfolg. Ein hoher Absorptionsgrad hat sich dabei als entscheidender Faktor bei der allmählichen physischen Auflösung der organischen Verbindung erwiesen, durch die es dann zu Sekundärkaries kommen kann. Neben der ausgeprägten Vernetzbarkeit der Amidmonomere, die bei unserer Rapid-Bond-Technologie zum Einsatz kommen, trägt auch der Einsatz von schwerlöslichem Ca-MDP-Salz dazu bei, dass CLEARFIL Universal Bond Quick potenziell eine geringe Wasserabsorptionsrate hat. Daher sind die entsprechenden Verbindungen stabiler und gegenüber hydrolytischem Abbau weniger empfindlich.

 

Ästhetische Verbindungen

Die Rapid-Bond-Technologie sorgt nicht nur für hervorragende Haftergebnisse. Durch die geringe Filmstärke von nur 5 bis 10 µm ist CLEARFIL Universal Bond Quick auch ästhetisch sehr ansprechend. Dank der dichten Polymervernetzung kann nur die Rapid-Bond-Technologie diese Schicht zusätzlich stabilisieren und gegen Verfärbung unempfindlich machen.

 

Als Herz von CLEARFIL Universal Bond Quick verkörpert die Rapid-Bond-Technologie den nächsten Schritt für Kuraray Noritake Dental – sind doch nun endlich schnellere und verlässlichere Adhäsiv-Verfahren mit beständigen und nachhaltigen Ergebnissen möglich.

È ora disponibile il nuovo kit CLEARFIL

Nell'odontoiatria restaurativa, la ricostruzione del moncone è una fase cruciale che spesso presenta un elevato grado di difficoltà e rischio operativo. Dalla combinazione del nuovissimo CLEARFIL Universal Bond Quick con l'affidabile CLEARFIL DC CORE PLUS nasce il nuovo kit CLEARFIL di Kuraray Noritake Dental, che garantisce ricostruzioni senza stress in modo rapido e sicuro, utilizzando il minor numero di componenti possibile.

CLEARFIL Universal Bond Quick:

CLEARFIL Universal Bond Quick è il nuovissimo adesivo universale di Kuraray Noritake Dental. Un adesivo a un solo passaggio utilizzabile nelle modalità total-etch, selective-etch e self-etch, che elimina i tempi di attesa, il frizionamento prolungato e l'applicazione di strati multipli. Combinando il monomero MDP brevettato di Kuraray Noritake Dental con monomeri idrofili a base di ammidi, l'adesivo è in grado di penetrare nella superficie dentinale in modo più veloce di qualsiasi altro prodotto, assicurando un'adesione più forte e più stabile.

 

CLEARFIL DC CORE PLUS

CLEARFIL DC CORE PLUS è un materiale utilizzato per la ricostruzione dei monconi, a due componenti e a polimerizzazione duale (fotopolimerizzabile con proprietà autopolimerizzanti), che garantisce ricostruzioni con una perfetta adesione quando viene utilizzato con CLEARFIL Universal Bond Quick. È disponibile in un sistema di erogazione automix per massimizzare la facilità d'uso, e con due tipi di puntali guida appositamente studiati per l'uso con tecnica "bulk" o intracanalare, consentendo l'accesso nelle zone profonde del canale radicolare. CLEARFIL DC CORE PLUS ha una consistenza simile alla dentina e si taglia come questa durante la preparazione, e poiché il modulo elastico è simile a quello della dentina è possibile eliminare lo stress occlusale. Grazie a una speciale formula, mantiene il suo profilo eliminando la necessità di matrici.

 

La combinazione di CLEARFIL Universal Bond Quick con CLEARFIL DC CORE PLUS consente una procedura di restauro dentale senza stress in pochi semplici passaggi. Grazie alle proprietà di polimerizzazione duale di CLEARFIL DC CORE PLUS, si possono creare adesivi veramente universali anche senza bisogno di usare l'attivatore CLEARFIL DC. Inoltre, l'adesione istantanea di CLEARFIL Universal Bond Quick completa l'accelerazione dell'autopolimerizzazione di CLEARFIL DC CORE PLUS, e le loro straordinarie proprietà meccaniche offrono risultati clinici eccellenti e duraturi nel tempo.

"In sostituzione del nostro kit di successo CLEARFIL DC CORE PLUS, il kit CLEARFIL è l'ultimo esempio della nostra capacità di utilizzare i risultati della ricerca e dello sviluppo per fornire soluzioni dentali ottimali. Questa combinazione ben equilibrata elimina la necessità dell'attivatore CLEARFIL DC per ottenere un adesivo che può essere fotopolimerizzato o polimerizzato chimicamente. Con soli due componenti, il kit CLEARFIL dimostra che è possibile ottenere un'eccellente adesione in tempi brevi se si utilizzano i prodotti giusti", spiega Eileen Tan, Product Manager europeo di Kuraray Noritake Dental.

Neues CLEARFIL-Kit jetzt im Handel erhältlich

Für eine erfolgreiche restaurative Zahnheilkunde zählt der Stumpfaufbau zu einen zentralen Schritten, der nicht selten anspruchsvoll und technikempfindlich ist. Durch Kombination des neuen CLEARFIL Universal Bond Quick mit dem verlässlichen CLEARFIL DC CORE PLUS stellt das neue CLEARFIL-Kit von Kuraray Noritake Dental sicher, dass der Aufbau stressfrei, effizient und mit einem Minimum an Komponenten durchgeführt werden kann.

CLEARFIL Universal Bond Quick

CLEARFIL Universal Bond Quick ist das jüngste Universal Bonding aus dem Hause Kuraray Noritake Dental: ein einstufiges Adhäsiv für das Self-Etch, Total-Etch und selektive Schmelzätzverfahren – kein Warten, Reiben oder Aufbringen zusätzlicher Schichten ist mehr nötig. Mit seiner Kombination aus dem patentierten MDP-Monomer von Kuraray Noritake Dental und hydrophilen Amidmonomeren ist CLEARFIL Universal Bond Quick in der Lage, die Dentinoberfläche schneller als jedes andere Produkt zu durchdringen und dabei eine besonders starke und belastbare Verbindung herzustellen.

 

CLEARFIL DC CORE PLUS

CLEARFIL DC CORE PLUS ist ein dual härtendes (lichthärtend mit Fähigkeit zur chemischen Selbsthärtung) Zweikomponenten-Aufbaumaterial, mit dem sich in Kombination mit CLEARFIL Universal Bond Quick die stabilsten Aufbauten überhaupt erzielen lassen. Geliefert wird das Produkt mit einem Automisch-Applikationssystem zur mühelosen Anwendung sowie zwei verschiedenen, speziell entwickelten Führungsspitzen zum Einbringen in das Füllmaterial oder in den Wurzelkanal. So können auch tiefe Kanäle problemlos behandelt werden. CLEARFIL DC CORE PLUS fühlt sich bei der Aufbereitung wie Dentin an und schneidet sich auch so. Da es auch einen ähnlichen Elastizitätsmodul wie Dentin hat, werden Okklusionsbelastungen ohne Schwierigkeiten abgeleitet. Seine standfeste Konsistenz gewährleistet ein stabiles Profil und macht den Einsatz von Matrizen überflüssig.

 

Zusammen sorgen CLEARFIL Universal Bond Quick und CLEARFIL DC CORE PLUS für eine stressfreie Aufbaurestauration mit der geringstmöglichen Zahl an Arbeitsschritten. Seine Fähigkeit zur dualen Härtung macht CLEARFIL DC CORE PLUS zu einem echten universalen Bonding, das ohne den CLEARFIL DC Activator auskommt. Und dank seiner sofort einsetzenden Adhäsivwirkung ergänzt CLEARFIL Universal Bond Quick den Beschleuniger beim selbsthärtenden CLEARFIL DC CORE PLUS, während die herausragenden mechanischen Eigenschaften für ausgezeichnete und nachhaltige klinische Ergebnisse sorgen.

„Als Ersatz für unser höchst erfolgreiches CLEARFIL DC CORE PLUS-Kit ist das CLEARFIL-Kit ein weiteres Beispiel für unsere Fähigkeit, Forschungs- und Entwicklungsaktivitäten nach strengsten Anforderungen in optimale Dentallösungen umzusetzen. Diese ausgewogene Kombination zeigt sich in einem System, der sowohl chemisch als auch lichtgehärtet werden kann, und das auch ohne den CLEARFIL DC Activator. Mit gerade einmal zwei Komponenten beweist das CLEARFIL-Kit, dass sich überragende Haftergebnisse mit den richtigen Produkten durchaus schnell erreichen lassen", erläutert Eileen Tan, Produktmanagerin Europa bei Kuraray Noritake Dental.